Fabriano

Vertenza Tecnowind, le preoccupazioni dei sindacati

Il soggetto industriale che aveva manifestato forte interesse per acquisire l'azienda fabrianese di cappe aspiranti si è tirato indietro, o quantomeno si è preso una pausa per valutare l’evolvere della situazione complessiva

La sede degli uffici della Tecnowind a Fabriano
La sede degli uffici della Tecnowind a Fabriano

FABRIANO – Vertenza Tecnowind, giudizio negativo del tavolo ministeriale svoltosi ieri, 25 luglio, nella sede del Mise che ha visto la partecipazione della viceministro Teresa Bellanova e del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. A esprimerlo sono, unitariamente, i sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm al termine delle assemblee con i lavoratori dell’azienda fabrianese che produce cappe aspiranti svoltesi oggi, 26 luglio.

«Se da un lato, con l’entrata a regime del concordato e della cassa integrazione straordinaria, l’azienda ha raggiunto un suo equilibrio economico, dall’altro si registra che sul fronte delle trattative per l’acquisizione della società, il soggetto industriale che aveva manifestato forte interesse si è tirato indietro, o quantomeno si è preso una pausa per valutare l’evolvere della situazione complessiva», scrivono in una nota le parti sociali.
Stando a quanto riferisce l’attuale proprietà di Tecnowind, ci sono trattative che stanno andando avanti, ma nessuna vincolante e si sono manifestati interessi da parte di altri soggetti concentrati però solo su alcuni asset societari, nello specifico l’acquisizione della parte estero: Cina e Romania.

Questa soluzione, non considerata privilegiata dall’azienda, resta comunque in campo e a oggi, interessato all’acquisizione della Tecnowind nel suo complesso rimane solo il soggetto commerciale. Nei prossimi giorni la dirigenza chiederà una proroga del concordato di altri 60 giorni: per garantire la sopravvivenza del sito di Marischio serve un introito di capitali che va dai 4 ai 6 milioni di euro.

«Le organizzazioni sindacali valutano quanto emerso un pesante arretramento della vertenza ed hanno chiesto alle Istituzioni presenti tutto il sostegno possibile nella gestione della trattativa. A fine riunione è stato convocato un aggiornamento del tavolo previsto per il 12 settembre, sempre nella sede del ministero dello Sviluppo economico, durante il quale è stato chiesto all’azienda di presentare il proprio piano industriale in attesa che qualche soggetto terzo manifesti il proprio interessamento a un’azienda che è sempre stato un fiore all’occhiello della produzione di cappe aspiranti nel territorio di Fabriano e che ha come patrimonio una serie di clienti importanti e delle lavoratrici e dei lavoratori che, con le proprie professionalità e con sacrifici, ancora una volta – si conclude la nota dei sindacati – riescono a far quadrare i conti e a garantire quella continuità indispensabile nella fase di procedura concorsuale».

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