Fabriano

Vertenza Elica, sciopero e corteo: in 250 a Roma per salvare il proprio posto di lavoro

Otto ore di sciopero a Mergo, Cerreto D'Esi e Fabriano: 6 pullman che partiranno da Fabriano alla volta della Capitale dove è previsto un tavolo tecnico convocata al ministero dello Sviluppo economico

Gli operai di Elica protestano (Foto di repertorio)

FABRIANO – La marcia su Roma dei lavoratori di Elica in concomitanza con la nuova riunione del tavolo tecnico convocata al ministero dello Sviluppo economico per domani 19 ottobre, in presenza, a partire dalle 10.30. Otto ore di sciopero, 6 pullman che partiranno da Fabriano alla volta della Capitale con a bordo circa 250 operai impegnanti da sei mesi in una dura vertenza per salvare i propri posti di lavoro, messi in discussione dal piano strategico 2021-2023 – presentato lo scorso 31 marzo – della multinazionale fabrianese, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti. Il piano prevede: 409 esuberi su 560 dipendenti complessivi del settore Cooking operativi nel comprensorio fabrianese, delocalizzazioni del 70% di produzioni dall’Italia verso la Polonia e la chiusura dello stabilimento produttivo di Cerreto D’Esi. Contenuti “congelati” a seguito dell’inizio della trattativa sindacale che, a oggi, ha portato al salvataggio di circa 145 posti di lavoro grazie al rientro delle produzioni di alta gamma dalla Polonia al sito di Mergo. Ma i sindacati e le Istituzioni regionali chiedono di più.

Su Elica parla il coordinamento sindacale

«Per la giornata di domani martedì 19 ottobre, è stato convocato il tavolo ministeriale per la vertenza Elica: dopo numerosi rinvii e con oltre un mese di ritardo si riprende la discussione per capire se è possibile realizzare un accordo che veda al centro il lavoro che rientra in Italia dopo lo scellerato annuncio del piano del 31 marzo. Ad oggi le posizioni sono ancora molto distanti e si sta discutendo su come costruire un progetto industriale sostenibile anche in prospettiva. Proprio su questo è stato chiesto ad Elica uno sforzo per rimettere al centro della sua strategia le persone e il territorio, e al Governo e alla Regione di individuare tutti gli strumenti che possano sostenere un progetto così importante proposto dalle Organizzazioni sindacali. La giornata di domani sarà un passaggio fondamentale per capire chi ha realmente intenzione di mantenere gli impegni presi», scrivono in una nota dal Coordinamento sindacale unitario Fim-Fiom-Uilm di Elica. A sostegno del tavolo di confronto il Coordinamento ha proclamato 8 ore di sciopero per la giornata di domani e 6 pullman, con a bordo circa 250 operai di Elica che raggiungeranno Roma e daranno vita a una manifestazione sotto la sede del Mise, «continuando la grande lotta messa in campo da oltre 6 mesi contro le logiche speculative e finanziarie, per un progetto diverso che abbia al centro il Lavoro in Italia e sul territorio di Fabriano», si conclude nella nota.

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