Fabriano

Vertenza Elica, il Psi chiede che si salvaguardi l’occupazione

«Un nuovo incubo per centinaia di lavoratori del fabrianese sta diventando realtà. Significa lasciare senza lavoro oltre 400 persone», scrivono in una nota dal Psi Marche

Presidio lavoratori Elica

FABRIANO – Vertenza Elica, secondo il Psi occorre fare il possibile per salvaguardare l’occupazione attraverso il mantenimento delle produzioni nel territorio. «Un nuovo incubo per centinaia di lavoratori del fabrianese sta diventando realtà: una grande azienda di quel territorio, quale è Elica, ha annunciato che sposterà quasi tutta la produzione in altri paesi. Significa lasciare senza lavoro oltre 400 dipendenti», scrivono in una nota dal Psi Marche.

Continua a suscitare prese di posizione il piano strategico presentato dalla multinazionale di Fabriano leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, il 31 marzo scorso, che prevede: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo. «L’ennesima sciagura su un territorio già disastrato, l’ennesima operazione di delocalizzazione perpetrata ai danni di cittadini, lavoratori e famiglie. Per non parlare poi delle ripercussioni su tutto l’indotto, che saranno enormi. Continua l’impoverimento di una Regione da parte di imprenditori locali, senza scrupoli e con il solo desiderio dell’arricchimento fine a sé stesso. Un atteggiamento quasi criminale che dà il colpo di grazia a un’economia già ai minimi termini di un territorio messo in ginocchio prima dalla crisi, poi dal terremoto ed infine dalla pandemia». 

Il Partito Socialista Italiano della provincia di Ancona si stringe intorno ai lavoratori ed alle loro famiglie «colpiti da questa ennesima sciagura e stigmatizza le decisioni aziendali di spostare la produzione in paesi dove è possibile sfruttare ancora di più la manodopera. Chiediamo un intervento forte ed immediato del Governo italiano e regionale affinché, non solo si trovino soluzioni per i lavoratori interessati, ma soprattutto per una politica industriale che cambi completamente questa tendenza all’impoverimento della nostra regione».

I socialisti, forti delle proprie idee su come poter affrontare la crisi e su come intraprendere una nuova politica industriale di sviluppo per il territorio, chiederanno un incontro al Presidente Acquaroli, agli assessori al lavoro Aguzzi e alle attività produttive Carloni per discutere di queste gravi problematiche. «I socialisti sono stati e sempre saranno al fianco dei lavoratori nella difesa dei posti di lavoro specialmente quando producono utili», si conclude la nota.

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