Fabriano

Vendita Gruppo Fedrigoni al Fondo americano, le preoccupazioni del Pcl

«La vendita delle Cartiere Miliani in favore di un fondo finanziario americano è solo l’ultimo ennesimo disastro industriale della nostra città». A pensarla in questo modo è il Partito comunista dei lavoratori che prefigura scenari a tinte fosche per una delle aziende che ha fatto la storia cittadina

Lo stabilimento delle Cartiere Miliani a Fabriano

FABRIANO – «La vendita delle Cartiere Miliani in favore di un fondo finanziario americano è solo l’ultimo ennesimo disastro industriale della nostra città». A pensarla in questo modo è il Partito comunista dei lavoratori che prefigura scenari a tinte fosche per una delle aziende che ha fatto la storia cittadina.

La cessione dell’intero gruppo industriale cartario della Fedrigoni Group in favore di Bain Capital, fondo finanziario statunitense, costituisce l’ultimo atto del processo di dismissione e probabile smembramento per le Cartiere Miliani di Fabriano, secondo il Pcl, sezione di Ancona, che rinnova «la sua disperata protesta, datata dal lontano 2001, da quando certe lobbies politico-affaristiche avviarono tutto il processo di dismissione e privatizzazione delle Miliani che oggi, dopo aver liquidato oltre 400 unità occupazionali, si accinge  a subire il tracollo finale con l’acquisizione da parte della Bain Capital», si legge nella nota.

Il Fondo finanziario americano, non rappresenta una novità nel contesto industriale italiano, evidenzia il Pcl. «A questo proposito risulta sufficiente visionare la drammatica vertenza della società industriale Ideal Standard in provincia di Frosinone, la quale dopo essere stata acquisita dalla Bain Capital, è stata subito rivenduta ad un’altra realtà industriale, la quale ha decretato immediatamente la sua crisi, gettando tutti i suoi lavoratori in mezzo alla strada».

La nota si conclude con una serie di interrogativi, ai quali si attende risposta. «Accadrà, ciò, anche per i lavoratori delle Cartiere Miliani di Fabriano? Non è sufficiente tutto il terremoto economico-sociale che affligge il distretto industriale, che a causa del presunto modello di sviluppo mono-settoriale imposto da un ex potentato politico-industriale, conta nel solo territorio locale più di 7000 disoccupati? Cosa aspettano le organizzazioni sindacali a proclamare lo stato di agitazione e mobilitazione, in difesa dell’ultima grande industria fabrianese, le Cartiere Miliani che rischia, prima lo spezzatino a causa della rapacità economica di tutti i Fondi Finanziari e poi, l’irreversibile liquidazione di una realtà industriale che conta oltre 7 secoli di storia e l’immagine di Fabriano in tutto il contesto mondiale?».

 

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