Fabriano

Trittico di appuntamenti per il festival Lo Spirito e La Terra 2018 di Fabriano

Una quinta edizione che prevede tre appuntamenti molto diversi fra loro, a partire da domani, «ma che sottolineano ancora la radice culturale, naturalistica, creativa legata allo spirito della nostra terra», evidenziano gli organizzatori

Un'iniziativa dello scorso fine settimana del festival Lo Spirito e La Terra
Un'iniziativa dello scorso fine settimana del festival Lo Spirito e La Terra

FABRIANO – Continuano gli appuntamenti con il festival Lo Spirito e la Terra 2018 a Fabriano. Una quinta edizione che prevede tre appuntamenti molto diversi fra loro, «ma che sottolineano ancora la radice culturale, naturalistica, creativa legata allo spirito della nostra terra. Il programma è in divenire ed oltre a quanto preannunciato, ulteriori appuntamenti sono in progettazione», fanno sapere gli organizzatori.

Domani, 8 luglio, a Precicchie, in coordinamento con le attività calendarizzate nel Festival del Cinema, si svolgerà la manifestazione: “Alla ricerca dei funghi nei boschi di Valdicastro” e “Dipingere, sano come mangiare”, a cura di: Associazione Castello di Precicchie, Gruppo Micologico Fabrianese, Coop. Valdicastro, InArte. Il programma prevede, dalle 10:30 alle 17:30, Castello di Precicchie il laboratorio di pittura “Dipingere, sano come mangiare”.

Il 9 luglio, a Fabriano, conferenza del Prof. Oreste Gallino Mendolìa su: “Il trittico dell’ascesi e della predicazione Francesco, Romualdo e San Silvestro” a cura dell’Università Popolare. L’appuntamento è per le 19 all’interno dell’auditorium del complesso monumentale di San Benedetto. «La storia della spiritualità marchigiana, crocevia di relazioni consumate in un vasto territorio ricco di cultura e di tradizioni talvolta millenarie, in cui Fabriano si è trovata spesso protagonista, attinge la propria origine nel trittico Francesco-Romualdo-Silvestro. Se questi Santi, fondatori delle Famiglie religiose Francescana, Camaldolese e Silvestrina sono stati seguiti da tanta gente e hanno lasciato tracce indelebili nella storia marchigiana, significa che la loro parola di predicatori e di sollecitatori ha trovato spiriti semplici, disposti naturalmente al bene, capaci d’intendere il richiamo di amore e, soprattutto, l’insegnamento della povertà, dell’umiltà e dello spirito di pace. A questo tipo di vocazione, non solo l’Umbria, ma in particolare le Marche, sembrano rispondere meglio. Ecco perché dentro quel progetto di vita, non solo ascetica ma di forte predicazione dei valori cristiani, sono fioriti tanti conventi e molti di questi ancor oggi sono testimonianza della predicazione di quel trittico d’insigni Santi della Chiesa. Luoghi e Arte religiosi e sacri legati allo sviluppo di questa spiritualità, eredità talvolta scomparse, molte tuttora vive; personaggi insigni e secondari che hanno segnato il territorio mediante un’intricata rete di relazioni pubbliche e private. Questa la sostanza dell’intervento del Relatore che, come gli è consueto durante la sua esposizione in docenze e conferenze, proietta immagini a corredo della sua esposizione».

Infine, il 12 luglio, sempre a Fabriano, si terrà la conferenza del dottor Faraoni su: “Le ricchezze anche fungine delle nostre belle montagne” a cura del Gruppo Micologico Fabrianese, a partire dalle 18:30, all’interno del ristorante Da Lara, dove sarà possibile anche prenotarsi per la cena seguente entro l’11 luglio.

 

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