Fabriano

Torrida estate, limitazioni all’utilizzo dell’acqua potabile

Nell'ordinanza del sindaco, a seguito di una segnalazione da parte della Multiservizi, si fa riferimento particolarmente alle frazioni fabrianesi di Rocchetta, Valgiubola, Bastia, Viacce e Moscano

Una veduta di Fabriano
Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Ordinanza per la limitazione del consumo di acqua potabile solo per scopi diversi da quelli domestici e sanitari.
Il perdurare delle ondate di eccezionale calore stanno producendo effetti nefasti non solo sulla salute umana, ma anche sulla natura, a partire dagli incendi. Ora, si intravedono problematiche sulle riserve idriche a Fabriano. Per scongiurare qualsiasi rischio razionalizzazione del bene, ecco l’ordinanza comunale.

«A seguito di una nota della Multiservizi nella quale si evidenziava una situazione di sofferenza idrica in particolar modo in alcune frazioni del nostro Comune e considerato il prolungarsi dello straordinario periodo di siccità, il Sindaco ha emesso un’ordinanza per limitare il consumo di acqua potabile per scopi diversi da quelli domestici e sanitari», si legge nell’ordinanza.

In tutto il territorio comunale, con particolare riferimento alle frazioni di Rocchetta, Valgiubola, Bastia, Viacce e Moscano, si vieta l’utilizzo dell’acqua potabile proveniente dalla rete di distribuzione comunale per irrigazione o simili di orti e giardini; per riempimento di ogni tipo di piscina mobile o da giardino; per lavaggio di automobili/cicli/motocicli; per qualunque uso ludico o che non sia quello del servizio personale. La Multiservizi ha dichiarato che comunque provvede a garantire il servizio di distribuzione dell’acqua potabile, effettuando riempimenti dei serbatoi in crisi con autobotti.

I prelievi di acqua dalla rete idrica, dunque, sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici e per tutte le attività regolarmente autorizzate, le quali necessitano dell’uso di acqua potabile. La violazione dei divieti posti nell’ordinanza comporterà una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
«Si invitano, quindi, tutti i cittadini a porre in essere un più razionale e corretto uso dell’acqua per gli scopi consentiti, limitandolo alle effettive necessità umane e del comparto produttivo, al fine di evitare inutili sprechi nell’interesse pubblico e privato affinché il patrimonio idrico, nell’attuale fase di emergenza, non vada disperso, quale bene di tutta la cittadinanza», si conclude l’ordinanza.

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