Fabriano

Tornano a salire i positivi a Fabriano. Tante donazioni alla Protezione civile

Continuano ad aggiornarsi i numeri dei positivi al Covid-19 nel fabrianese. Un nuovo caso anche a Sassoferrato. Si moltiplicano le azioni di solidarietà da parte di aziende del territorio

L'ospedale Engles Profili di Fabriano

FABRIANO – Continuano ad aggiornarsi i numeri dei positivi al Covid-19 nel fabrianese. Oggi, altri 4 contagiati a Fabriano. Un nuovo caso anche a Sassoferrato. Si tratta di un uomo di 70anni, pensionato, residente in frazione, che è stato ricoverato a Jesi per l’aggravarsi del suo quadro clinico. Resistono Cerreto D’Esi, Genga e Serra San Quirico. Salgono, nuovamente, i numeri delle persone in isolamento fiduciario e/o forzato.

Purtroppo, nuova impennata di positivi a Fabriano, in un solo giorno è arrivata notizia di altre 4 persone contagiate dal coronavirus. Il totale arriva, quindi, a 31. Circa 130 le persone in quarantena. Cinque malati sono attualmente presenti nell’ospedale Engles Profili, in attesa di essere trasferiti in presidi ospedalieri Covid-19 positivi.

Non va meglio a Sassoferrato dove con il positivo di oggi, complessivamente si è giunti a 11 contagiati dal Covid-19, compresi due decessi. Si è fermi a due positivi a Cerreto D’Esi, compreso un decesso. Zero a Genga e Serra San Quirico. Complessivamente, le persone in isolamento nel fabrianese, sono circa 200.

Non solo brutte notizie, però. Infatti, oltre alla crescita dei contagiati, si ha anche un moltiplicarsi di azioni di solidarietà. Alla Protezione civile di Fabriano sono giunte donazioni da parte dei proprietari del Relais Il Marchese del Grillo, Mario e Serena D’Alesio, che saranno utilizzate per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale destinati ai nostri volontari impegnati nell’assistenza alla popolazione. Sempre alla Protezione civile di Fabriano, la donazione della ASD Pedale Stracco.

Forte appello del consigliere comunale del Partito comunista dei lavoratori, Marco Zamparini, indirizzato alla Giunta di Cerreto D’Esi. «Sono tante le sollecitazioni ricevute da cerretesi affinché l’Amministrazione comunale possa destinare il milione di euro ricevuto dall’assicurazione per i danni agli edifici pubblici subiti nel sisma 2016/17. Si tratta, in effetti, di una cifra già tutta impegnata in opere, che in questo momento e anche in futuro non sono di nessuna utilità per i cittadini di Cerreto e di cui si potrebbe assolutamente fare a meno. Noi crediamo che quei fondi vadano accantonati innanzitutto per dare un aiuto a tutti quei lavoratori che vengano a trovarsi in difficoltà a causa del fermo delle attività produttive, ai commercianti che inevitabilmente vedranno drasticamente ridotte le loro entrate, agli artigiani anche loro colpiti in modo pesante dagli avvenimenti, agli anziani e a tutte quelle famiglie in difficoltà. Sarebbe anche opportuno che il Comune riservi una quota per sé, per esempio per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da fornire sia ai cittadini che ne abbiano bisogno, ma anche ai volontari che tanto stanno facendo per aiutare chi si trova in difficoltà. Chiediamo al sindaco e agli assessori di ripensare a queste opere inutili e di ragionare che ora il bisogno reale è quello verso la collettività ed il suo tessuto sociale: se non lo si fa in questi momenti, allora quando?». 

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