Fabriano

Fabriano, al teatro Gentile torna il musical: un “geniale” Aladin

Il regista Maurizio Colombi: «Una grande produzione che riparte da Fabriano dopo lo stop di due anni a causa della pandemia». Scenografie mozzafiato e favola per tutta la famiglia “rivista” dagli autori. Con molte novità

Il regista del musical, Maurizio Colombi, con autorità e organizzatori al foyer del teatro Gentile di Fabriano

FABRIANO – Il genio della lampada… raddoppia e i geni diventano “due”. Compaiono nuovi personaggi (il ladruncolo Abdul, l’ancella amica di Jasmine, Skifus l’assistente di Jafar…) e altre contaminazioni provenienti dall’attualità. Si prevedono scenografie mozzafiato con ben 24 cambi. Insomma, dimenticate il cartone animato disneyano, perché “Aladin – il Musical Geniale” in riallestimento da questa settimana al teatro Gentile di Fabriano – per poi debuttare sulle stesse tavole il prossimo giovedì 25 novembre (ore 21) – è un “family show” che si rifà a “Le mille e una notte” per poi sbizzarrirsi in decine di varianti e novità tutte da scoprire.

Dopo la prima fabrianese in esclusiva regionale, “Aladin” si sposterà al Brancaccio di Roma dove resterà in programmazione per quaranta giorni, quindi proseguirà la sua tournée italiana.
Gli addetti ai lavori, compreso il regista Maurizio Colombi, sono arrivati a Fabriano da alcuni giorni per rimettere in piedi questo musical, che è una grande produzione di Alessandro Longobardi (per Officine del Teatro Italiano) già partita prima della pandemia ma che poi, come gran parte del mondo teatrale, si è dovuta fermare. 

«Ripartiamo dopo due anni di stop – ci spiega lo stesso Colombi, mentre apprezza le bellezze del teatro fabrianese e del foyer -: c’è quindi bisogno di provare, rimettere in scena, riprendere i tempi, togliere la ruggine degli ultimi due anni. Anche perché rispetto al pre-pandemia abbiamo quattro attori nuovi».

Necessario, dunque, oliare i meccanismi di un musical che è non solo di grandi dimensioni per numero di “performer” (una ventina compreso l’ensemble), ma anche per allestimento scenografico, costumi, coreografie e musiche. 

«Una grande squadra – prosegue il regista Colombi – che porterà in scena una storia completamente nuova, sarebbe giusto chiamarlo “Aladin 2.1”, in cui dominano vivacità e ritmo. Uno spettacolo per tutta la famiglia, direi adatto dai bambini di tre anni fino agli adulti. Rispetto a due anni fa il musical si presenterà leggermente accorciato nei tempi, pur avendo inserito una canzone in più. Abbiamo ulteriormente implementato la scenografia e apportato alcune modifiche, con qualche altro “effetto” speciale… ad esempio nel volo del tappeto. Continuiamo ad inserire e a perfezionare cose, non si finisce mai di essere pronti».

Nel nutritissimo cast emergono i protagonisti Emanuela Rei nei panni di Jasmine, la “new entry” Giovanni Abbracciavento che sarà Aladin, Umberto Noto il Genio della Lampada, Michele Savoia (anche lui nuovo) il Genio dell’Anello e Maurizio Semeraro sarà Jafar. 

Per quanto riguarda il cast creativo compaiono Alessandro Chiti per la scenografia, che prevede – come dicevamo in apertura – 24 cambi scena che appariranno e spariranno come d’incanto, avvalendosi di uno spettacolare disegno luci curato da Alin Teodor Pop. Francesca Grossi ha creato gli scintillanti e preziosi costumi, Rita Pivano firma le coreografie. Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari (autori delle musiche dei precedenti “Rapunzel” e “La Regina di Ghiaccio”) hanno composto quattordici dei diciassette brani musicali previsti. I restanti brani editi spazieranno dalla musica pop rai di Cheb Khaled, alla musica italiana anni ’60, a medley di successi internazionali. Gli effetti speciali di grande impatto visivo sono curati da Erix Logan, tra i quali le apparizioni e le sparizioni dei due geni e le trasformazioni di Aladin, destinate a sorprendere e a stupire il pubblico. Il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, mentre i contributi video sono di Claudio Cianfoni.

Lo spettacolo viene riallestito proprio a Fabriano nell’ambito del progetto “Crossover” finanziato dalla Regione Marche «che ha deciso di rafforzare ulteriormente il proprio progetto di residenze artistiche», commenta l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, alle cui parole si aggiungono quelle del consigliere regionale Chiara Biondi che fa anche parte della Commissione Cultura: «Il modello residenziale è una pratica utile per la rivitalizzazione dei luoghi dello spettacolo».

«La gestione del progetto “Crossover” è affidata ad Oti (Officine Teatro Italiano) in collaborazione con l’Amat», spiega la coordinatrice Paola Giorgi

«Il teatro è fra i settori che ha sofferto di più in questi ultimi due anni a causa della pandemia – sono le parole di Ilaria Venanzoni, assessore alla cultura del Comune di Fabriano: – siamo felici, ora, di poter assistere ad uno spettacolo che possa donarci un po’ di gioia e serenità».

Informazioni e biglietti: Teatro Gentile 0732 3644, Amat 071 2072439, on line www.vivaticket.com.