Fabriano

Fabriano: nuovo tampone positivo al Coronavirus, attiva tenda pre-triage

Preoccupa la situazione del Centro di igiene mentale e Struttura residenziale terapeutica per la Riabilitazione intensiva, che ha chiuso i battenti a causa dei contagi di Covid-19

Tenda pre-triage a Fabriano
Tenda pre-triage a Fabriano

FABRIANO – Sale il numero dei positivi al Coronavirus a Fabriano. Un nuovo caso, si tratta di un uomo di una certa età. Il totale complessivo delle persone Covid-19 positive in città sale dunque a 13.
Nessun nuovo positivo a Sassoferrato, a oggi 7 casi complessivi con, purtroppo, 2 decessi. Nessun caso nuovo neppure a Cerreto D’Esi, si è fermi a 2. Nel fabrianese, dunque, i pazienti complessivi sono 22. Le persone in isolamento fiduciario e/o forzato sfiorano le 200 unità, considerando anche le quarantene a Genga e Serra San Quirico. Una persona ricoverata al Pronto soccorso dell’ospedale Engles Profili.

E proprio il presidio ospedaliero di Fabriano è al centro di due notizie, una positiva e una negativa.
Le good news riguardano l’entrata in funzione della tenda pre-triage, montata dalla Protezione civile e posizionata a sinistra dell’ingresso del Pronto soccorso. I pazienti sospetti vengono dirottati nella tensostruttura in modo tale da essere sottoposti a tampone e attendere il risultato senza rischio di contaminazione del nosocomio fabrianese. Se i sintomi sono acuti, il paziente in attesa di tampone viene trasferito o nei tre posti letto – isolati – allestiti nel Pronto soccorso. O nella “covideria”, dove un tempo era Ostetricia, che ha 7 posti letto, aumentabili a 10, e due postazioni per pazienti in dialisi. I pazienti sono trattati con complessità respiratorie fino alla Terapia sub-intensiva, grazie anche ai caschi per la respirazione e ossigeno per la ventilazione. Una volta arrivato l’esito del tampone, se è positivo il gruppo regionale di emergenza, il Gores, trasferisce il paziente negli ospedali Covid-19 positivi individuati dalla Regione Marche. Se è negativo verrà destinato al reparto di Medicina per curare la patologia di cui soffre.

Dunque, un piano di salvaguardia dell’ospedale di Fabriano che non dovrebbe più portare a quanto accaduto nelle prime settimane dall’avvio dell’emergenza Coronavirus con tanti operatori sanitari – medici, infermieri e operatori socio sanitari – contagiati dal Covid-19 per aver curato pazienti inconsapevoli di averlo. È accaduto in tutte le strutture ospedaliere regionali e a Fabriano, purtroppo, non si è fatta eccezione.
È il caso del Centro di igiene mentale e Struttura residenziale terapeutica per la Riabilitazione intensiva, un’eccellenza marchigiana. Eppure – e qui arriva la brutta notizia – chiuso da alcuni giorni per Coronavirus. Ben 14 operatori sanitari sono risultati positivi al Covid-19, non sono tutti residenti a Fabriano ma operano all’interno del Centro ubicato all’interno del presidio ospedaliero cittadino. Ai contagiati, si aggiungono dieci operatori sanitari che stanno osservando un periodo di quarantena e che, con le dovute precauzioni, non avendo sintomi continuano a lavorare. Il centro e la struttura residenziale, come detto, sono stati chiusi e i pazienti dimessi.

Su questo caso, forte la denuncia dell’Anaao Assomed Marche, in particolare della dottoressa Emilia Alfonsi: «Dobbiamo stare attenti alla possibilità di estendere il contagio, se non proteggiamo i nostri medici e gli altri operatori. La nostra salute è importante per tutti. È necessario che gli operatori della Salute mentale che lavorano in servizi essenziali ricevano i dispositivi utili a svolgere il proprio lavoro in sicurezza». Alle sue dure parole, alle quali hanno fatto eco le dichiarazioni del segretario regionale di Anaao Assomed Marche Oriano Mercante. «Così non va bene. Tutti gli operatori devono avere le adeguate protezioni e, in assenza di tali dispositivi, l’alternativa è chiudere i reparti ed i servizi».

Proprio per contrastare la diffusione del Coronavirus, anche a Sassoferrato, provata duramente da due decessi riconducibili al Covid-19 in appena tre giorni, l’amministrazione comunale continua a rinnovare l’invito alla popolazione alla scrupolosa osservanza alle prescrizioni.
Anche i privati fanno la loro parte, con i gestori dei supermercati del territorio comunale, di comune accordo, che hanno deciso di non aprire la domenica. E, infine, le Poste che hanno disposto la chiusura degli uffici postali di zona Castello e di Cabernardi, mentre quello del Borgo sarà aperto solamente il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8:20 alle 13:25.

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