Fabriano

Fabriano, Tac per il beato Antonio da Fano senza intralciare il normale servizio

L’obiettivo, centrato, è stato quello di approfondire lo stato di conservazione delle ossa e fare una valutazione antropologica della salma del religioso fanese

Il momento della Tac sul feretro del beato Antonio da Fano

FABRIANO – Paziente speciale all’ospedale Engles Profili di Fabriano. Effettuati esami radiologici sulla salma del beato Antonio da Fano, francescano, morto nel XV secolo. Prima le radiografie e poi la tac, a fine turno, per non sottrarre spazi e tempi a tutti coloro che avevano prenotato i medesimi esami radiologici.
Il corpo, scheletrizzato, con bacino e arti inferiori mummificati, è stato studiato dai medici dell’ospedale Profili coadiuvato dal dottor Luca Ventura, dell’Istituto Anatomia Patologia de L’Aquila. L’obiettivo, centrato, è stato quello di approfondire lo stato di conservazione delle ossa e fare una valutazione antropologica della salma del religioso fanese.

Il Beato Antonio da Fano è arrivato ieri, 13 agosto, nel primo pomeriggio, nel reparto di Radiologia, al piano terra dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Lo staff guidato dal responsabile, dottor Francesco Tei, ha posizionato la salma del Beato – per devozione e non per la chiesa visto che non è stato avviato un processo per la beatificazione – nella sala apposita dove vengono effettuati gli esami radiologici. In particolare è stata fatta una radiografia, poi una tac.

Gli esiti degli esami hanno fornito particolari utili. In primis, che il beato Antonio da Fano è deceduto a circa 45-50 anni, se si considera che la datazione del suo decesso dovrebbe aggirarsi attorno al 1435, un’aspettativa di vita molto elevata per quel tempo. Era in buone condizioni di salute e sulle ossa non sono emersi segni di particolari patologie o traumi. Il corpo, ben conservato, risulta scheletrizzato, il bacino e gli arti inferiori sono mummificati. Non ci sono organi.

L’equipe medica del reparto di Radiologia di Fabriano

Una volta effettuato l’esame, l’urna con il corpo del beato Antonio da Fano è stata riportata a Valleremita, presso l’eremo francescano di Valdisasso, dove si trovava da diversi mesi. I medici hanno poi refertato i due esami fatti, soddisfatti per un pomeriggio di lavoro davvero particolare.
I dottori dell’Unità Operativa di Radiologia del presidio ospedaliero cittadino, oltre la normale attività quotidiana, per una volta hanno svolto due esami, la radiografia e la tac a un paziente deceduto quasi 600 anni fa.

Il beato Antonio da Fano visse nel XV secolo e le sue reliquie sono state custodite fino alla fine degli anni ’50 all’interno della chiesa di Santa Maria Nuova, a Fano. Poi furono spostate. Il 12 settembre 2019, durante alcuni lavori, in un’intercapedine tra la chiesa di Santa Maria Nuova e il convento dei frati minori fu ritrovato il corpo in ottimo stato di conservazione.

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