Fabriano

Fabriano, lo stato di salute della maggioranza secondo il sindaco Santarelli dopo le dimissioni del consigliere Giordano

Le parole del primo cittadino: «Motivare le dimissioni parlando di disaccordo con la maggioranza, a sei mesi dalla fine del mandato, non lo ritengo corretto soprattutto nei confronti del resto del gruppo consiliare»

Il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli

FABRIANO – «Le dimissioni del consigliere Giordano non sono una sorpresa come non lo sono state quella di Marinucci», questo il commento del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, a distanza di alcuni giorni dall’annuncio dell’ex capogruppo pentastellato, William Giordano, che ha affidato a un post su Facebook, l’annuncio delle proprie dimissioni. «Non giriamoci tanto intorno ed è inutile limitarlo a un “non sono d’accordo sui voti” perché nessuno in 4 anni ha mai dato indicazioni di voto e tanto meno nessuno ha mai imposto un voto. È capitato piuttosto spesso invece che nel gruppo siano stati espressi voti diversi tra consiglieri e molte volte anche in maniera difforme alla mia, e quindi andando contro la posizione della Giunta, ma questo non è mai stato motivo di rimostranze», prosegue Santarelli.

«Ho sempre accettato che fosse così, nel nostro gruppo ognuno è libero di votare nel modo che crede giusto e se si crede nel sistema democratico si accetta il fatto che, non potendo sempre essere tutti d’accordo, a volte ci si debba ritrovare in minoranza – le parole del primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli -. Motivare le dimissioni parlando di disaccordo con la maggioranza, a sei mesi dalla fine del mandato, non lo ritengo corretto soprattutto nei confronti del resto del gruppo consiliare perché passa l’idea che vengano votati provvedimenti in contrasto con le linee del programma se non dannosi per la città. Invece la Giunta ha sempre operato portando avanti i punti del programma scritto tutti insieme senza mai discostarsene. In realtà la motivazione delle due dimissioni è la stessa ed è legata alla questione dell’intervento sulla Scuola Marco Polo.

Quello che lascia perplessi è che ci si dimetta a causa di un atto di esclusiva competenza dirigenziale nei confronti della quale la Giunta non ha alcun modo di interferire, ossia l’annullamento in autotutela dell’affidamento dei lavori alla ditta. Sono convinto che, di fronte a possibili irregolarità che possono mettere a rischio la corretta esecuzione di lavori su una scuola, non si possa far finta di niente solo perché si mette a rischio un finanziamento e che, quindi, sia necessario assicurarsi che tutto sia stato fatto nel modo giusto. Almeno io non sono mai stato il tipo di persona in grado di farsi scivolare le cose addosso e di girarsi dall’altra parte se le cose sono poco chiare o se c’è anche solo un sospetto che non tutto sia stato fatto in modo corretto e lineare. Mi permetto anche di dire che rischiare di mettere in difficoltà la Giunta in questo momento così importante visti i fondi del PNRR che stanno arrivando e che devono essere destinati e utilizzati in brevissimo tempo lo ritengo un atto irresponsabile nei confronti non dell’amministrazione ma della città. Ringrazio comunque il consigliere per il supporto che è riuscito a dare al gruppo in questi 4 anni e mezzo».

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