Fabriano

Gli speleologi di Fabriano e Genga piangono la scomparsa di Evasio Marinelli

Un vero e proprio punto di riferimento di San Vittore di Genga per tutti coloro che facevano tappa alla Gola della Rossa, alle Grotte di Frasassi e alle terme. Il cordoglio del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

Genga
Genga

GENGA – Lutto per la speleologia marchigiana. Si è spento Evasio Marinelli, punto di riferimento di San Vittore di Genga per tutti coloro che facevano tappa alla Gola della Rossa, alle Grotte di Frasassi e alle terme. Il cordoglio del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

Evasio, 90 anni, si è spento il primo giorno del nuovo anno a causa di una malattia che ha aggravato, negli ultimi giorni del 2017, il suo quadro clinico in modo definitivo. Gestore del bar genere alimentari “da Evasio”, ereditato dal padre, al centro di San Vittore Terme, di fronte al tempio romanico, punto di ritrovo di tante generazioni di Speleologi e Alpinisti che si fidavano a tal punto da affidargli le chiavi delle loro auto, per poi iniziare la loro avventura all’interno delle Grotte di Frasassi.

«Evasio era un punto di riferimento – ricorda il sindaco di Genga Giuseppe Medardoni – Uomo affabile, dedito al lavoro e alla famiglia. Sempre disponibile alle collaborazioni». Evasio lascia la moglie Ilia e i figli Paolo e Cristina, i fratelli Eriberto e Ivana. Addolorata per questa perdita anche Gigliola Marinelli, nipote di Evasio e direttrice di Radio Gold. La salma è all’obitorio dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Il funerale si svolgerà domani, 3 gennaio, alle 10:30 nella Abbazia Romanica di San Vittore.

Evasio Marinelli
Evasio Marinelli

«Ho appreso la notizia che Evasio ha salutato per l’ultima volta le falesie della Gola di Frasassi nella giornata di ieri. Evasio a suo modo è stato una pietra miliare della speleologia gengarina e fabrianese. Un punto di riferimento per chiunque frequentasse San Vittore e la Gola di Frasassi. L’uomo che ha sfamato intere generazioni di speleologi. Ho avuto la fortuna di ascoltare alcuni suoi racconti e aneddoti risalenti agli anni ’70 quando a Genga si svolse una sorta di corsa all’oro. Un pensiero particolare alla famiglia e a tutta la comunità gengarina», il commosso ricordo del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

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