Fabriano

Il servizio di educazione domiciliare a Fabriano diverrà a pagamento

Il circolo cittadino di Fratelli d’Italia si fa interprete di una serie di problematiche in ambito sociale evidenziate alla forza politica dalla stessa utenza

Ennio Mezzopera

FABRIANO – Il servizio di educazione domiciliare, fino ad oggi gratuito a Fabriano, dal prossimo primo settembre verrà prestato a pagamento. A denunciarlo, il circolo cittadino di Fratelli d’Italia. «L’amministrazione pentastellata, che guida la città, non ha mai dimostrato di saper fare la buona politica, ovvero quella votata, per noi, principalmente all’attenzione dei cittadini più deboli. Infatti l’ultima decisione presa dalla Giunta comunale è totalmente incomprensibile. L’educativa domiciliare è uno strumento di supporto irrinunciabile, riteniamo quindi questa scelta alquanto deprecabile», scrivono in una nota i responsabili Ennio Mezzopera, Giancarlo Pellacchia e Danilo Silvi.

La posizione del circolo cittadino di Fratelli d’Italia

«Questa decisione è incomprensibile per diversi aspetti: il primo è, come già detto, di tipo sociale, ovvero non si può rendere ancora più gravosa la condizione di quelle persone che devono sostenere quotidianamente situazioni di disagio non indifferente. Ancor più se si considera che attualmente il Comune di Fabriano non risulta avere problemi di carattere finanziario. Abbiamo fatto incontri con alcuni genitori nei quali è emerso il totale dissenso da questa decisione “agostana”. Alcuni di loro hanno ricevuto la lettera oltre la metà di luglio, datata 08, in cui si comunicava il passaggio del servizio a pagamento; veniva, inoltre, in essa comunicata l’entrata in vigore del nuovo “servizio” al primo settembre.  In tutto ciò la cosa più incredibile è che gli interessati, per poter continuare a ricevere l’educazione domiciliare per i propri figli, dovevano presentare tutta la documentazione richiesta entro il 20 di agosto».

La stilettata al sindaco di Fabriano

«Questo purtroppo non è l’unico fatto grave che riguarda i servizi rivolti alle persone fragili: risulta, infatti, risulta anche che il Comune di Fabriano sia in debito da almeno tre anni nei confronti della struttura CSER Un Mondo a Colori, la quale, nonostante le molteplici promesse, ancora non ha ricevuto il pagamento dovutole. Stessa sorte per il centro diurno Alzheimer, il quale, ad oggi, nonostante sia stato approvato regolarmente il progetto da parte di Asur2 per la riapertura, non ha ricevuto nessuna comunicazione di conferma, mentre. Sempre a Fabriano il centro diurno Alzheimer, gestito da privati ha già riaperto da tempo. Di questi aspetti abbiamo già informato i nostri consiglieri regionali, Carlo Ciccioli (Commissione Sanità) ed Elena Leonardi (presidente Commissione sanità), che incontreremo nei prossimi giorni per cercare le giuste soluzioni, laddove la Regione potrà intervenire. Caro sindaco, alla luce di queste ultime vicende e degli acquisti da Lei fatti per le fioriere tecnologiche, per i pulmini elettrici e per le panchine hi-tech, vorremmo ricordarle che il buon padre di famiglia pensa prima a dare da mangiare ai suoi cari e poi, eventualmente, alla PlayStation», concludono dal circolo di Fabriano di Fratelli d’Italia.

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