Fabriano

Sequestrate 11 tonnellate di parquet irregolare proveniente dalla Cina. Multata la titolare di un’impresa del Fabrianese

Il sequestro e la multa sono avvenute nel corso di un’operazione di servizio coordinata dal comando provinciale di Ancona. Il valore commerciale del pavimento è di circa 43mila euro

Guardia di Finanza
Guardia di Finanza

FABRIANO – La Guardia di Finanza ha sequestrato 11 tonnellate di parquet irregolare e proveniente dalla Cina. È l’ultima operazione dei finanzieri della Tenenza fabrianese che nel corso di un’operazione di servizio coordinata dal comando provinciale di Ancona, hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo presso una ditta fabrianese ben 11 tonnellate di parquet. Multata la titolare dell’impresa.

I fatti

Il parquet, per un valore di mercato di circa 43.000 euro, è stato sequestrato. Una volta montato avrebbe coperto un’area pari oltre 1.600 metri quadrati. Elevata anche una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 500 al massimo di 5.000 euro nei confronti del legale rappresentante della ditta, una 53enne fabrianese responsabile dell’operazione. 

La merce è risultata contenuta in un container proveniente dalla Cina, non in regola con la normativa comunitaria in materia di etichettatura e privo del previsto marchio CE. L’operazione delle Fiamme Gialle è iniziata con un controllo in materia doganale che si è svolta in sinergia tra i militari della tenenza di Fabriano e della compagnia di Ancona nei confronti di una società di Fabriano di parquet e destinatari di un container transitato dal porto di Ancona. 

Dopo aver constatato la regolarità della documentazione doganale relativa all’importazione effettuata, i finanziari si sono concentrati sull’analisi della genuinità della merce, con particolare riferimento al rispetto delle norme contenute nei regolamenti comunitari sulla sicurezza dei prodotti e la tutela dei consumatori. È stato quindi accertato che il parquet importato era privo del marchio CE e delle relative certificazioni di sicurezza, oltre che delle indicazioni minime per il consumatore in etichetta prevista dalla normativa comunitaria. 

Ti potrebbero interessare