Fabriano

Seconda vita per lo stabilimento di Albacina

Un imprenditore pugliese è pronto a investire svariati milioni di euro per produrre blocchi prefabbricati per i cimiteri. A regime potranno essere occupati 115 lavoratori. In primis, eventuali esuberi Whirlpool, qualora dovessero esserci

Lo storico stabilimento ex Indesit di Albacina, oggi di proprietà della Whirlpool

FABRIANO – Nuova vita per lo stabilimento di Albacina della Whirlpool, ex Indesit. Un imprenditore pugliese è pronto a investire svariati milioni di euro per produrre blocchi prefabbricati per i cimiteri. A regime potranno essere occupati 115 lavoratori. In primis, eventuali esuberi Whirlpool, qualora dovessero esserci.
Una notizia importante per Fabriano che riguarda lo storico stabilimento di Albacina dove Vittorio Merloni iniziò la sua scalata ai vertici delle aziende che producono elettrodomestici. Dopo che la Indesit company è stata acquistata dagli americani della Whirlpool, quest’ultimi hanno deciso di concentrare tutta la produzione territoriale nell’altro sito industriale di Fabriano, Melano. Mentre ad Albacina, di conseguenza, si sarebbe finito di lavorare, allocandoci un outlet dei prodotti della multinazionale americana.
Ora, una possibile seconda vita per questo storico stabilimento. Oggi pomeriggio, nella sede di Confindustria ad Ancona, l’imprenditore ha incontrato le parti sociali territoriali per illustrare il piano industriale.

Ad Albacina, attualmente, è stato aperto un outlet dei prodotti del Gruppo

«La trattativa in corso è in fase avanzata, nelle prossime settimana dovrebbero esserci ulteriori passaggi istituzionali a testimonianza che i tempi potrebbero essere molto stretti. Ci è stato evidenziato che, a regime, la nuova realtà imprenditoriale occuperà 115 lavoratori. Lavoratori del territorio, con precedenza a eventuali esuberi Whirlpool, qualora ci siano. Mi è sembrato molto motivato – ha raccontato il rappresentante della Fim, Massimo Bellucci – soprattutto nell’impegno per riassorbire lavoratori del territorio. Anche l’investimento presenta cifre di tutto rispetto. Apprezziamo che ci siano interessi di reindustrializzazione sul territorio e guardiamo questo progetto con interesse. Un aspetto che mi preme evidenziare riguarda come negli ultimi anni il famigerato Accordo di programma per le aree colpite dalla crisi della ex Antonio Merloni non abbia, in pratica, prodotto nulla, nonostante i milioni di euro a disposizione. Ora, invece, ci troviamo di fronte a un imprenditore che vuole investire nel fabrianese senza accedere ad alcun beneficio, almeno in questa fase. Speriamo sia l’inizio di un’inversione di tendenza», ha concluso il sindacalista.

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