Fabriano

Scontro sull’utilizzo dei rifugiati a Fabriano, fra Casapound e il sindaco Santarelli

Durante questa notte, 9 maggio, è stato affisso uno striscione in via Le Fornaci con su scritto: «5000 disoccupati che fare? Santarelli ha un'idea geniale: immigrato operaio comunale». Non si è fatta attendere la secca replica del primo cittadino

Lo striscione affisso in via Le Fornaci
Lo striscione affisso in via Le Fornaci

FABRIANO – Botta e risposta via social fra Casapound e il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. Il motivo del contendere è relativo all’utilizzo dei rifugiati per lavori socialmente utili.

Durante questa notte, 9 maggio, in via Le Fornaci a Fabriano, è stato affisso uno striscione, con su scritto: «5000 disoccupati che fare? Santarelli ha un’idea geniale: immigrato operaio comunale». Subito dopo, è stata diffusa una nota esplicativa sul gesto. «Risale al 2 maggio la notizia che prospetta l’ennesima via preferenziale accordata agli immigrati penalizzando gli italiani – dichiara nella nota Andrea Lamona, responsabile regionale di CasaPound – in accordo con le cooperative che gestiscono il business ormai da tempo, ossia l’utilizzo di manodopera straniera gratis per sopperire ad una carenza di organico del comune».

Tutto ciò, «risulta ancor più surreale e tragicamente comico considerando l’alta incidenza di disoccupati presenti sul territorio e figli di una crisi che negli ultimi anni ha visto 5000 persone perdere il lavoro. Lo stesso Di Maio, in campagna elettorale, aveva suggerito al futuro sindaco pentastellato Santarelli l’impiego dei disoccupati per svolgere lavori socialmente utili con uno stipendio di 680 euro al mese, riaccendendo le speranze di centinaia di famiglie allo stremo».

Le promesse elettorali «Si sono dimostrate a due mesi dalle elezioni solo proposte populiste per conquistare il consenso nella nostra città in ginocchio – prosegue nella nota il responsabile regionale di CasaPound – ed hanno rivelato il volto immigrazionista del Comune, propenso ad impiegare gratuitamente gli ospiti delle cooperative piuttosto che assumere un disoccupato fabrianese restituendogli la dignità della piena occupazione. Invitiamo il sindaco a fare immediata chiarezza sulle modalità e sulla finalità di questo assurdo progetto – conclude Lamona – spiegando ai propri concittadini messi in ginocchio dalla crisi l’improvvisa necessità di rivolgere altrove lo sguardo per completare l’organico comunale, ignorando la necessità primaria dei fabrianesi di reintegrarsi nel mercato del lavoro».

Un attacco frontale che ha ricevuto una replica immediata e altrettanto secca da parte del primo cittadino. «Il comune di Fabriano ha attivato una collaborazione con le cooperative che accolgono i profughi presenti nella nostra città per avviare delle attività di volontariato che gli stessi ragazzi si sono offerti di fare in base alle indicazioni che noi gli daremo. Un’attività che servirà per favorire l’integrazione e che consentirà al comune di avere a disposizione dei volontari per svolgere alcuni lavori come quelli della Manutenzione del verde e della pulizia dei Giardini. Pubblicizzeremo le giornate di pulizia e sono certo che i geni che hanno scritto questo cartello parteciperanno anche essi muniti di guanti e ramazza per collaborare ad avere una città più decorosa», conclude ironicamente, Gabriele Santarelli.

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