Fabriano

Sassoferrato: le opere di Branciforte al Mam’s

L'esposizione sarà visitabile fino al prossimo 15 agosto con prenotazione obbligatoria. Ennesimo segno di vivacità culturale nella città sentinate

L'ingresso del chiostro del Mam'S di Sassoferrato
L'ingresso del chiostro del Mam'S di Sassoferrato

SASSOFERRATO – “Dai blu ai verdi”, le opere di Branciforte in mostra al Mam’S di Sassoferrato da oggi 4 luglio a sabato 15 agosto, mostra organizzata da Happennines in collaborazione con il comune di Sassoferrato. La soddisfazione dell’esperta d’arte della cooperativa della città sentinate, Laura Coppa. «Una vera e propria stagione museale quella che ha riaperto i cancelli del Mam’S di Sassoferrato subito dopo il lockdown, inaugurando online la mostra “Legami” di Juri Lorenzetti già il 18 maggio scorso, poi aperta al pubblico dal giorno 30 dello stesso mese. Un segnale di ripresa per l’attività del museo che, a rinforzo dei vari progetti e programmi in itinere portati avanti dal Comune in sinergia con Happennines, proseguirà incalzante per tutta la stagione».

E il successo della mostra appena conclusa vuol essere un incentivo a ripartire subito con la personale di Branciforte Dai blu ai verdi che inaugurerà oggi 4 luglio alle 18 – e questa volta in presenza – nel suggestivo chiostro di Palazzo degli Scalzi che, al primo piano ospita il Mam’S, Galleria d’arte Contemporanea. L’artista Branciforte, di origine siciliane e adottivo marchigiano, viene dalla generazione degli artisti inscindibilmente legati alla Bologna di fine anni Settanta e alle relative vicende legate al mondo universitario del Dams.

«Le opere di Branciforte non ci guardano, piuttosto, ci abitano. Un meccanismo sottile, quello adottato da questo artista siciliano, marchigiano d’adozione; o meglio, un artificio che elegge frammenti di un passato indefinito, talvolta remoto, talvolta recente, unico o condiviso, a soggetti parziali, fumosi e mescidati. Nelle sue tele, al ligio protocollo prospettico rinascimentale, si intersecano la geometria, le luci della sua terra, la prospettiva antica, intesa come l’avanzata e l’ingrandimento dei soggetti e degli oggetti principali rispetto al resto, le ombre e gli sfondi marezzati di colori neutri seicenteschi. Un moto perenne che punta a una de-storicizzazione mescolando elementi e soggetti, personale e collettivo, non solo nei temi trattati, ma anche nei materiali, nei colori e nelle luci. In questa produzione, non a caso, a predominare è l’idea di un flusso che si declina come acquatico e che trasporta temi simili eppure lontani accomunandoli nelle tinte che si espandono dai blu ai verdi collegando l’elemento acqua alla vegetazione», le anticipazioni della curatrice della mostra, Nicoletta Rosetti. La mostra sarà visitabile: Sabato e Domenica dalle 17 alle 19. Prenotazione obbligatoria entro le 20 del giorno precedente.  

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