Fabriano

Tragedia di Sassoferrato, i funerali della bimba

L’autopsia ha confermato la causa della morte della bambina di dieci anni residente a Aspro-Coldellanoce: intossicazione da monossido di carbonio. Oggi i funerali, con rito evangelico, a Fabriano

Il luogo della tragedia a Sassoferrato

SASSOFERRATO – L’autopsia ha confermato la causa della morte della bambina di dieci anni residente a Aspro-Coldellanoce a Sassoferrato: intossicazione da monossido di carbonio. Oggi i funerali, con rito evangelico, a Fabriano.

Sono momenti di forte dolore quelli che hanno colpito la famiglia di origine brasiliana residente nella frazione Aspro-Coldellanoce di Sassoferrato. Da quando la loro vita è stata sconvolta da una tragica fatalità avvenuta l’11 gennaio, durante la notte (leggi articolo). La canna fumaria della stufa a legna che lascia fuoriuscire il monossido a causa di una fessura e la vita spezzata della bambina di dieci anni appena, morta nel sonno. Fortunatamente, il fratellino di sette anni, dopo essere stato sottoposto alle cure nella camera iperbarica dell’ospedale di Fano, è stato dimesso e sta bene.

L’autopsia sul corpo della piccolina è stata effettuata nella giornata di ieri nei locali di Medicina legale dell’ospedale Torrette di Ancona. Non ci sono dubbi sulla causa del decesso, intossicazione da monossido di carbonio. Un killer silenzioso che non le ha lasciato scampo.

Oggi, 13 gennaio, alle 13 sarà aperta la camera ardente nella casa del commiato Infinitum a Fabriano dell’impresa di onoranze funebri Bondoni. Alle 17, la celebrazione dei funerali con rito evangelico. Successivamente, il feretro sarà tumulato all’interno del cimitero di Sassoferrato. Saranno tanti, gli amici e parenti, che si stringeranno attorno al dolore della famiglia, amata da tutti, soprattutto dai vicini di casa.

Dal fronte investigativo, i carabinieri della stazione di Sassoferrato, coordinati dai colleghi della Compagnia di Fabriano, hanno posto sotto sequestro la stufa a legna. L’ipotesi più accreditata è che la stufa – collegata all’impianto di riscaldamento, quindi sempre accesa in questo periodo per riscaldare gli ambienti – abbia mal funzionato. Nel senso che nella canna fumaria, probabilmente a causa di uno sbalzo termico, si sia creata una fessura nella parte che attraversa proprio la stanza dove dormivano i due bambini.

La famiglia, molto provata, potrà tornare a casa nella frazione di Sassoferrato, dopo essere stata ospitata in questi giorni da amici a Castelbellino.

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