Fabriano

Sanità: i sindacati confederali e dei pensionati all’attacco dell’AV 2

Denunciata la chiusura dell’ufficio ticket presente nell’ospedale di comunità Sant’Antonio Abate di Sassoferrato senza una preventiva informativa al sindaco, Maurizio Greci, e all’Unione dei Comuni montani

Ospedale di comunità Sant'Antonio Abate di Sassoferrato
Ospedale di comunità Sant'Antonio Abate di Sassoferrato

FABRIANO – I sindacati confederali di Cgil-Cisl-Uil di Fabriano, con le rispettive categorie dei pensionati Spi-Fnp-Uilp, all’attacco della gestione della sanità che l’Area Vasta 2 sta mettendo in piedi nel fabrianese. Denunciata la chiusura dell’ufficio ticket presente nell’ospedale di comunità Sant’Antonio Abate di Sassoferrato senza una preventiva informativa al sindaco, Maurizio Greci, e all’Unione dei Comuni montani. «Questa Direzione dell’Area Vasta 2 che fa? Da tempo si debbono registrare disservizi a causa della mancanza di personale: nelle corsie d’ospedale, nelle residenze protette per anziani, nei centri diurni per anziani e/o disabili. Il problema già presente prima della pandemia si è ingigantito con essa senza che l’A.V.2 abbia mai voluto prendere seri e risolutivi provvedimenti», l’incipit della nota stampa a firma dei rappresentanti di Fabriano delle parti sociali.

I nodi e le criticità

Non basta, «progetti prima accordati poi al momento della liquidazione disattesi hanno messo in seria difficoltà economica le strutture di gestione dei servizi, costrette a minacciare la chiusura e chiedere aumenti di rette ai cittadini bisognosi del servizio. I sindacati confederali CGIL, CISL, UIL e le rispettive categorie dei Pensionati hanno chiesto ripetuti incontri alla direzione dell’Area Vasta insieme ai Sindaci dell’Unione dei Comuni segnalando le problematiche che dovevano essere superate anche in occasione delle sacrosante ferie per il personale. I risultati non si vedono, anzi, da parte della direzione dell’Area Vasta, si procede di autorità a scelte e decisioni di sospensione di servizi come la chiusura dell’ufficio ticket dell’ospedale di Comunità di Sassoferrato, senza darne comunicazione preventiva ai sindaci interessati». Secondo le parti sociali si tratta di «un comportamento scorretto, purtroppo non nuovo, che non è più tollerabile. Abbiamo richiesto e sollecitato un incontro anche al fine di affrontare le problematiche del Centro “Un mondo a colori”. In mancanza di riscontro alla nostra richiesta e della definizione in tempi brevi di una data di incontro adotteremo tutte le iniziative che riterremo utili a sbloccare la situazione, coinvolgendo i nostri scritti, le persone interessate, oltre le istituzioni, Prefetto, Regione, Asur», si conclude la nota.

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