Fabriano

Riunione dei no-vax nella chiesa di Marischio a Fabriano

Ospitati dal parroco don Gino Pierosara, a parlare il medico ginecologo radiato per le sue posizioni, Roberto Petrella. I timori dei marischiani e non solo, per l'insorgenza di un potenziale cluster pandemico

Chiesa di Marischio

FABRIANO – Una riunione carbonara, ma non troppo, dei “no-vax” a Fabriano, esattamente all’interno della chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio, ospitati quindi dal parroco don Gino Pierosara, che a fine gennaio di quest’anno, risultò positivo al Coronavirus dopo aver pranzato alla Casa del Clero di via Gioberti, innescando un cluster fra i sacerdoti della diocesi di Fabriano-Matelica che comportò una serie di disagi e, purtroppo, anche almeno quattro decessi, tre preti e una suora, riconducibili a tutto ciò. Una situazione che ebbe un’eco non indifferente a livello nazionale e che portò anche a una serie di riorganizzazioni a livello diocesano per le molte quarantene dei preti.

I fatti

Bene, domenica 7 novembre nel pomeriggio, molte auto sono arrivate a Marischio e, come spesso accade, sono state subito notate. All’interno della chiesa, che secondo le attuali normative in vigore per limitare la diffusione della pandemia potrebbe ospitare massimo una settantina di fedeli, sarebbero stati circa un centinaio. Un dato fornito all’interno di un video postato sulla propria pagina Facebook da Roberto Petrella (ginecologo no-vax radiato nel 2019 dall’ordine dei medici di Teramo) secondo il quale: “Non esiste la parola Covid, esiste il virus influenzale. Il vaccino è inutile e contiene sostanze pericolosissime”. Ebbene, questo video poi è stato eliminato. Ma nelle varie chat WhatsApp ne circola un estratto. Petrella ringrazia il parroco don Gino per aver fatto svolgere la riunione con un centinaio di partecipanti, «solo un paio con le mascherine», all’interno della chiesa. Pone molto l’accento su questo punto. «Quello che mi ha colpito è che abbiamo fatto questo incontro dentro la chiesa dove il parroco celebra la messa. Noi definiti no vax abbiamo fatto l’incontro dentro la chiesa cattolica. Il parroco, grande uomo, molto documentato e preparato, non si è vaccinato e mi ha spiegato i motivi. Io l’ho abbracciato. Poi è venuto anche un altro prete che non si è vaccinato e insieme mi hanno spiegato che ci sono altri preti che non vogliono vaccinarsi. Bravi, complimenti. Ieri sera avete rafforzato la mia forza, mi avete dato altre energie per andare avanti», alcuni estratti del video con le parole di Petrella. «Bellissimo incontro dentro la Chiesa, il Signore e la Madonna che ci proteggevano, c’erano circa 100 persone, senza mascherina a parte una o due e che alla fine volevano incontrarmi e parlare con la mascherina. Io gli ho detto che parlo solo con le persone alle quali vedo il volto, quindi ve le dovete togliere. Bene, lo hanno fatto e mi hanno abbracciato», ha concluso Petrella ringraziando anche una professoressa, senza indicarne il nome, «che ci ha ricordato Norimberga e i campi di sterminio, qualcosa che mi ha ferito il cuore», le sue esatte parole.

I timori

A seguito di questo incontro, c’è tanta preoccupazione a Marischio e in generale a Fabriano. Si teme, infatti, un potenziale cluster di Covid. Tanto che fra i marischiani ci si invita l’un l’altro a limitare le uscite da casa per almeno un paio di settimane. Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, in attesa di eventuali sviluppi, ad oggi sono 25 i casi di positività accertati dall’Asur a Fabriano. Due le classi in quarantena, una alle medie e una alle superiori, e tre i focolai registrati: uno in uno studio privato e due in pubblici esercizi. 

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