Fabriano

Risuonano i Maneskin alla messa della Vigilia di Natale

Don Umberto Rotili, parroco della Chiesa della Misericordia di Fabriano, ha fatto ascoltare ai fedeli, durante l'omelia, “Torna a casa” della band romana lanciata da X Factor. «Non tutti i testi delle canzoni sono diseducativi»

La chiesa della Misericordia di Fabriano-Matelica (foto presa dal sito della Diocesi di Fabriano)
La chiesa della Misericordia di Fabriano-Matelica (foto dal sito della Diocesi di Fabriano)
Don Umberto Rotili

FABRIANO – «Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire, quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare..». Spopola sui social e domina le classifiche. È la nuova canzone dei Maneskin, il gruppo romano lanciato da X Factor. Chi non la conosce? Avrà pensato proprio questo don Umberto Rotili, parroco della chiesa della Misericordia di Fabriano, prima di farla ascoltare ai tanti fedeli accorsi alla messa di mezzanotte della vigilia di Natale. Così, durante l’omelia, il sacerdote ha acceso lo stereo e dalle casse è uscita la voce di Damiano David, il leader della band. Un attimo di disorientamento tra i presenti, poi c’è chi, non senza imbarazzo, ha iniziato persino a intonarla.

Damiano David dei Maneskin (foto da Wikipedia)

A raccontarlo è la giornalista Agnese Testadiferro, presente in chiesa quella sera del 24 dicembre: «Non se lo aspettava nessuno, don Umberto ha davvero sorpreso tutti – racconta la corrispondente del Corriere Adriatico -. Il parroco ha spiegato che non tutti i testi delle canzoni che ascoltano i giovani sono diseducativi e che “Torna a casa” ha un significato biblico, perché Marlena è Maria Maddalena. Dunque un testo che parla anche di accoglienza, di tendere la mano al prossimo. Lo ha praticamente sviscerato tutto, parola per parola. E ha sottolineato quanto ciascuno di noi sia importante per l’umanità e per il mondo».

È stato lo stesso sacerdote a “sollecitare” i fedeli a cantarla. Chissà se la notizia arriverà pure ai Maneskin. La chiesa, a quanto pare, ha accolto molto bene le note pop della canzone: nessun mugugno di disapprovazione. «C’era anche chi – ricorda sempre Agnese Testadiferro – provava, seppur con imbarazzo, a canticchiarla. Don Umberto non è nuovo a queste sorprese. Aveva già fatto ascoltare Renato Zero in chiesa, se non sbaglio. È stata una bella sorpresa, non c’è dubbio».

Ecco il testo della canzone dei Maneskin:

TORNA A CASA

Cammino per la mia città
Ed il vento soffia forte
Mi son lasciato tutto indietro e il sole all’orizzonte
Vedo le case, da lontano, hanno chiuso le porte
Ma per fortuna ho la sua mano e le sue guance rosse
Lei mi ha raccolto da terra coperto di spine
Coi morsi di mille serpenti fermo per le spire
Non ha ascoltato quei bastardi e il loro maledire
Con uno sguardo mi ha convinto a prendere e partire
Che questo è un viaggio che nessuno prima d’ora ha fatto
Alice, le sue meraviglie e il Cappellaio Matto
Cammineremo per ‘sta strada e non sarò mai stanco
Fino a che il tempo porterà sui tuoi capelli il bianco
Che mi è rimasto un foglio in mano e mezza sigaretta
Restiamo un po’ di tempo ancora, tanto non c’è fretta
Che c’ho una frase scritta in testa ma non l’ho mai detta
Perché la vita, senza te, non può essere perfetta
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che ho paura di sparire
E il cielo piano piano qua diventa trasparente
Il sole illumina le debolezze della gente
Una lacrima salata bagna la mia guancia mentre
Lei con la mano mi accarezza in viso dolcemente
Col sangue sulle mani scalerò tutte le vette
Voglio arrivare dove l’occhio umano si interrompe
Per imparare a perdonare tutte le mie colpe
Perché anche gli angeli, a volte, han paura della morte
Che mi è rimasto un foglio in mano e mezza sigaretta
Corriamo via da chi c’ha troppa sete di vendetta
Da questa Terra ferma perché ormai la sento stretta
Ieri ero quiete perché oggi sarò la tempesta
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che ho paura di sparire
Prima di te ero solo un pazzo, ora lascia che ti racconti
Avevo una giacca sgualcita e portavo tagli sui polsi
Oggi mi sento benedetto e non trovo niente da aggiungere
Questa città si affaccerà quando ci vedrà giungere
Ero in bilico tra l’essere vittima, essere giudice
Era un brivido che porta la luce dentro le tenebre
E ti libera da queste catene splendenti, lucide
Ed il dubbio o no, se fossero morti oppure rinascite
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più aspettare
Quindi Marlena torna a casa, che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa, che non voglio più sparire
Quindi Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire
Quindi Marlena torna a casa che ho paura di sparire

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