Fabriano

La Ristopro Fabriano riceve la The Supporter Jesi: derby “intimo” al PalaGuerrieri

Il match che un anno fa richiamò 4.000 persone, sarà stavolta a porte chiuse. I cartai cercheranno di confermare il primato, i leoncelli a caccia del “blitz”

La formazione della Ristopro Fabriano (foto di Marco Teatini)

FABRIANO – Il 22 dicembre 2019, poco più di un anno fa, al PalaGuerrieri c’erano circa quattromila persone per il ritorno del derby di basket tra Fabriano e Jesi. La spuntarono i cartai di uno. I leoncelli fallirono l’ultimo tiro sulla sirena con Migliori.

Domani (domenica 21 febbraio, ore 18) la posta in palio sarà ugualmente alta per la classifica del campionato di serie B, ma al PalaGuerrieri ci saranno solo i giocatori, gli staff e qualche dirigente ad assistere al match, triste abitudine del “nuovo mondo” firmato Covid. I tifosi potranno vedere la partita, com’è ormai consuetudine, in diretta sulla piattaforma a pagamento Lnp Pass

La Ristopro Fabriano, dal suo lato del ring, è reduce da tre vittorie di fila e guida la classifica sia del gironcino C2 con 16 punti (8 vinte e 3 perse finora) sia del girone C generale (in questo caso a parimerito con Vicenza). 

La The Supporter Jesi, dal canto suo, viene da un successo di misura sul Giulianova ed è squadra imprevedibile che appena tre settimane fa era riuscita a fare il “colpaccio” sull’ostico parquet di Ancona. In totale, per i leoncelli, 10 punti in classifica (5 vinte e 6 perse finora).

Sulla carta Fabriano è senza dubbio favorita, ma Jesi vorrà di sicuro tentare il “blitz”.

All’andata – il 13 gennaio – la Ristopro Fabriano vinse in trasferta per 50-65 sul parquet jesino. «Ma rispetto ad un mese e mezzo fa, le due squadre hanno cambiato molto faccia – commenta nel prepartita l’allenatore fabrianese Lorenzo Pansa. – Che gara prevedo? Molto dura. Jesi è una squadra che gioca bene e che soprattutto fa giocare male. Noi dovremo essere bravi a imporre la nostra pallacanestro e limitare i loro tiratori da tre».

Arbitreranno l’incontro i signori Adriano Acella di Corato (Ba) e Marino Caldarola di Ruvo di Puglia (Ba).

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