Fabriano

Rischio chiusura per l’ufficio Inps di Fabriano, si muove il sindaco Santarelli

Il primo cittadino è pronto a recarsi in Direzione generale per scongiurare l’ulteriore rischio di taglio dei servizi in città. Il presidio potrebbe essere chiuso o declassato in virtù di parametri interni contenuti in un'apposita circolare

La sede dell'ufficio Inps a Fabriano

FABRIANO – Un incontro per chiarire il futuro dell’ufficio Inps di Fabriano. È questa l’intenzione del sindaco, Gabriele Santarelli, che è pronto a recarsi in Direzione generale per scongiurare l’ulteriore rischio di taglio dei servizi in città.

Il timore parte dalla circolare 96 del 21 settembre 2018 sulla soppressione degli uffici Inps senza alcuni particolari requisiti. Il regolamento approvato individua i parametri che giustificano la presenza di una sede sul territorio: popolazione residente non inferiore a 60.000 abitanti; personale assegnato superiore alle 10 unità; tasso di ipercopertura (rapporto percentuale fra la popolazione residente nel bacino di utenza che raggiunge dal proprio Comune più di una struttura dell’Istituto nella provincia, con mezzi propri, in un tempo massimo di 30 minuti, e il totale della popolazione residente nel bacino preso in considerazione) inferiore al 60%. Fabriano non raggiunge né il primo requisito, né il secondo. Ha solo 9 persone in organico. Per gli uffici con due parametri errati è prevista la rivisitazione dei bacini di utenza, la chiusura o trasformazione in Punto Inps.

È facoltà, però, della Direzione regionale formulare proposte di variazione dei bacini di competenza delle strutture poste nella stessa provincia. E in virtù di questo potere discrezionale che il primo cittadino di Fabriano ha chiesto l’incontro. In via De Gasperi ancora si lavora regolarmente, ma visto il clima di incertezza circa la possibile chiusura o trasformazione in “Punto Inps” con servizi ridotti, l’atmosfera non è delle migliori.

Si starebbe pensando anche di trasferire la sede dell’ufficio Inps, magari locali più idonei potrebbero anche garantire il mantenimento del servizio. Ma occorre attendere e sperare. Anche perché per raggiungere l’ufficio più vicino, se il piano dovesse essere portato a compimento, i fabrianesi saranno costretti a percorrere la SS. 76 in direzione Jesi o, addirittura, Ancona. E calcolando che i lavori del progetto Quadrilatero sono fermi, ormai, da sette mesi, i disagi sono dietro l’angolo, soprattutto nel periodo invernale.

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