Fabriano

Rifiuti in strada, protestano i residenti di viale Stelluti Scala

«Sono giorni che non vengono svuotati i contenitori della raccolta indifferenziata. I sacchetti di spazzatura sono anche sui marciapiedi», la forte protesta degli abitanti di una delle vie centrali di Fabriano

Rifiuti in strada in viale Stelluti Scala

FABRIANO – Protestano i residenti di alcuni palazzi in viale Stelluti Scala a Fabriano. «Sono giorni che non vengono svuotati i contenitori della raccolta indifferenziata. I sacchetti di spazzatura sono anche sui marciapiedi».

Non è certo uno spettacolo edificante quello che si sta verificando in una delle vie più trafficate della città di Fabriano. In viale Stelluti Scala, infatti, sacchetti di spazzatura in bella vista sul marciapiede e, anche, davanti a un portone in disuso. Se si considera che la via in questione collega la stazione ferroviaria con l’ospedale e, quindi, con il centro della città, si comprende bene come tutto ciò non rappresenti certo un biglietto da visita per una città che vuole investire sempre più nel turismo.

Chi abita nei palazzi interessati non sa più dove mettere la spazzatura indifferenziata. «Sono almeno cinque giorni che i due cassonetti non vengono svuotati da chi di dovere. Abbiamo provato a tenerci la spazzatura in casa il più possibile, ma ora non è più una strada percorribile», raccontano i residenti.

Entrambi i contenitori dei rifiuti sono colmi e, ora, i sacchetti neri sono poggiati lungo una parte del marciapiede e anche davanti a un portone che non viene più utilizzato. «Non è la prima volta – lamentano ancora i residenti della zona – che il ritiro dei rifiuti avviene a singhiozzo. Non riusciamo a capirne il motivo. Si tratta di una via molto trafficata vista la vicinanza con la stazione ferroviaria, l’ospedale e un parco, oltre a essere uno degli ingressi per il centro storico. I rifiuti per colpa della pioggia iniziano a bagnarsi e i sacchetti rischiano di rompersi con conseguente cattivo odore. Colpa anche del fatto che gli stessi contenitori non vengono mai lavati e, quello per la raccolta dell’umido, una volta aperto, rende l’aria irrespirabile», concludono.

Su quest’ultimo punto, è noto l’attivismo del sindaco, Gabriele Santarelli, che sta discutendo con Anconambiente su come far inserire nel capitolato anche il lavaggio e/o la sostituzione dei contenitori danneggiati.

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