Fabriano

Fabriano: respinta la mozione di sfiducia contro la presidente Tobaldi

Nessuna sorpresa, vista la forza dei numeri della maggioranza pentastellata: 15 a 8 l’esito della votazione. Caso politico chiuso. Ma resta in piedi l’esposto presentato dal capogruppo di Fabriano Progressista Andrea Giombi

Giuseppina Tobaldi fra il pubblico
Giuseppina Tobaldi fra il pubblico del consiglio comunale di Fabriano

FABRIANO – Giuseppina Tobaldi resta presidente del consiglio comunale di Fabriano. Respinta la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Nessuna sorpresa, vista la forza dei numeri della maggioranza pentastellata: 15 a 8, l’esito della votazione. Caso politico chiuso. Ma resta in piedi, l’esposto presentato lunedì 18 febbraio al Prefetto di Ancona, da parte del capogruppo di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, sempre nei confronti della Tobaldi, e anche del segretario comunale, Vania Ceccarani. Le motivazioni per quest’ulteriore strascico sono le medesime che hanno determinato la mozione di sfiducia delle opposizioni: interpellanza non iscritta all’ordine del giorno perché discussa su Facebook, con tanto di risposta del sindaco, e perché scritta a penna.

In attesa di ciò, da registrare il dato politico, scontato. La presidente Tobaldi non ha presieduto la seduta di ieri sera dell’Assise civica di Fabriano, aspettando l’esito della discussione e del voto, sedendosi in prima fila fra il pubblico.

Prima di arrivare alla mozione di sfiducia, a sorpresa, l’interpellanza della discordia sul destino dell’ufficio delle Entrate in città, proprio quella non inserita dalla Tobaldi, è stata questa volta discussa. Ma non per un cambio di rotta della maggioranza, ma per un mero errore. In pratica, secondo il capogruppo penta stellato, William Giordano, nella conferenza dei capigruppo «non ci si è resi conto che gli uffici l’avevano inserita, altrimenti sarebbe stata tolta». Il capogruppo del Pd Giovanni Balducci ha prodotto le carte ufficiali secondo cui non era «più possibile toglierla, soprattutto attraverso una mera comunicazione del dirigente comunale e non del presidente del consiglio comunale», quindi andava discussa. Dopo aver investito della decisione il segretario comunale, che ha dato ragione alla tesi sposata dal capogruppo Democratico, l’interpellanza è stata discussa.

Quindi, ben dopo la mezzanotte, finalmente, la mozione di sfiducia è stata discussa e l’esito non è mai stato in discussione considerando la forza dei numeri: 15 a 8. La Tobaldi rimane presidente del consiglio comunale, in attesa di eventuali decisioni da parte della Prefettura di Ancona.

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