Fabriano

Fabriano, reindustrializzazione area di crisi ex Merloni: la Regione semplifica le procedure

Gli assessori al Lavoro e alle Aree di crisi industriale complessa soddisfatti per le modifiche approvate in Giunta. Semplificate le modalità di accesso al bando per la creazione d’impresa

Veduta di Fabriano

FABRIANO – Area di crisi ex Antonio Merloni, la Giunta Regionale semplifica le procedure di accesso al bando per la creazione d’impresa. «È costante l’attenzione della Giunta regionale per il rilancio e la rivitalizzazione dell’area di crisi ex A. Merloni, ulteriore testimonianza è l’approvazione della delibera che semplifica le procedure ed estende la partecipazione al bando di prossima pubblicazione per il sostegno alla creazione di impresa ad una fascia più ampia d’età», il commento degli assessori regionali al Lavoro Stefano Aguzzi e alle Aree di crisi industriale complessa Guido Castelli.

Una buona notizia per Fabriano e il suo comprensorio con questa approvazione, che potrebbe contribuire a traghettare fuori questa area da una crisi economica che l’attanaglia dal 2008. L’intervento avrà una dotazione di risorse pari a 1.798.754,22 euro e si colloca all’interno dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo Merloni. La delibera stabilisce che possono presentare domanda i disoccupati iscritti al CPI territoriale di riferimento, aventi un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e residenti in uno dei 51 comuni dell’AdP Merloni, senza l’ulteriore vincolo aggiuntivo dell’appartenenza ad una delle categorie svantaggiate.

«Per permettere l’assegnazione dei contributi ai disoccupati che, dopo la presentazione della domanda e la costituzione dell’impresa, creano nuove realtà produttive e di servizio, abbiamo voluto fare ulteriori approfondimenti e verificare quali requisiti erano effettivamente necessari e quali potevano essere rimossi al fine di semplificare al massimo l’accesso alla misura estendendo la platea dei destinatari», spiega Aguzzi. «Si tratta di una misura importantissima che si rivolge soprattutto ai giovani e allarga la fascia di età fino a 65 anni, proprio per favorire la creazione di nuove realtà produttive e di servizio in tutti i settori economici (tranne l’agricoltura) e quindi per rilanciare nuove iniziative imprenditoriali da parte dei disoccupati. Gli altri bandi che la Regione ha pubblicato stanno avendo grande riscontro e questo mi fa ben sperare perché significa che c’è la volontà di reagire e mettersi in prima persona da parte di tanti nel creare impresa».

Con l’avviso che uscirà nelle prossime settimane sarà quindi operativa la misura di politica attiva che nei mesi scorsi è stata attivata sia nel fermano-maceratese (sportello già chiuso dal 1° marzo) sia nei comuni extra aree di crisi, sisma, aree interne e ITI Urbani, dove si sta registrando un elevato numero di domande di contributo.

«Si tratta di un intervento che contribuisce alla strategia dell’accordo di programma dell’area di crisi Merloni – aggiunge Castelli –, dove la Regione, con la sottoscrizione dell’Atto integrativo, ha voluto stanziare ulteriori risorse per progettualità di minore entità destinate al reinserimento nel mercato del lavoro dei soggetti a maggiore rischio di esclusione, ad integrazione dei cospicui fondi statali residui della legge 181/89. Siamo consci che la legge nazionale (lo sportello è già operativo da gennaio 2021) interviene a supporto degli investimenti delle imprese più strutturate e non riesce a soddisfare il fabbisogno delle micro e piccole imprese del nostro tessuto produttivo, e della voglia di “intraprendere” nuove attività da parte di giovani e disoccupati. Questa è la finalità della misura approvata dalla Giunta».

Nell’area di Fabriano, che soffre ancora dei riflessi della crisi una grande azienda scoppiata oltre un decennio fa, «è necessario intervenire con una strategia complessiva di rilancio e rivitalizzazione a supporto sia del tessuto produttivo sia del mercato del lavoro anche grazie alla nuova programmazione europea 2021/2027», concludo gli assessori regionali Aguzzi e Castelli.

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