Fabriano

Quadrilatero, il presidente Perosino conferma il crono-programma

Le sue parole: «Entro giugno, il cantiere Quadrilatero, direttrice Perugia-Ancona, maxi-lotto n. 2 Fabriano-Serra San Quirico, sarà a pieno regime. A oggi, sono tornati nei cantieri circa 200 lavoratori»

FABRIANO – «Entro giugno il cantiere Quadrilatero, direttrice Perugia-Ancona, maxi-lotto n. 2 Fabriano-Serra San Quirico, sarà a pieno regime. A oggi, sono tornati nei cantieri circa 200 lavoratori». A dichiararlo, durante l’iniziativa The best economic forum di Fabriano, il presidente della società Quadrilatero, Guido Perosino.
Confermato il crono-programma. «Per il tratto Fossato di Vico-Cancelli, l’apertura al traffico è prevista per luglio prossimo, mentre le opere complementari (finiture, sistemazioni idrauliche, opere in verde, ecc.) saranno ultimate entro l’anno. Nel tratto Albacina-Serra San Quirico, i lavori comprendono anche gli ulteriori interventi, recentemente approvati e finanziati dal Cipe, per l’adeguamento agli standard UE delle reti TEN-T delle gallerie esistenti Gola della Rossa e San Silvestro, entrambe in carreggiata Sud. Tali interventi prevedono la dotazione di impianti tecnologici che comprendono rilevamento automatico degli incendi, pannelli a messaggio variabile, telecontrollo, colonnine SOS e bypass pressurizzati pedonali e carrabili per consentire l’evacuazione in caso di emergenza. L’apertura al traffico è prevista nella primavera del 2020, aprile in linea di massima».

Per quel che riguarda la Pedemontana delle Marche, «l’apertura al traffico del primo tratto è prevista entro l’anno: innesto sulla SS 76 Val d’Esino in prossimità di Fabriano, località Pian dell’Olmo, e termina con lo svincolo di Matelica in località Pian dell’Incrocca, per una lunghezza di circa 8 chilometri. Nei lavori è prevista anche la realizzazione della bretella di collegamento lunga 1,2 chilometri tra la SS 77 e la SP 209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di Muccia».

Il Presidente Perosino, infine, torna sulle questioni legate alle difficoltà economiche del contraente generale, Astaldi, in concordato preventivo. «La stazione appaltante è comunque sempre parte lesa da questi eventi e ha gravi danni. Se il legislatore utilizzerà queste esperienze negative per migliorare e modificare le norme, probabilmente in futuro per la parte pubblica si potrebbero evitare queste situazioni. L’importanza del tavolo ministeriale è fondamentale anche per la situazione legata ai crediti delle ditte subappaltatrici. Queste PMI hanno avuto danni ed è giusto interessarsene. In tal senso, i due emendamenti allo Sblocca Cantieri per l’istituzione del fondo in favore delle ditte subappaltatrici e quello per consentire alla committenza di pagare direttamente i fornitori, qualora l’azienda appaltatrice entri in concordato preventivo, mediante richiesta al Tribunale, vanno nella direzione giusta», ha concluso Perosino.

 

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