Fabriano

Quadrilatero: i lavoratori dei cantieri di Fabriano venerdì scendono in strada

Clima teso durante l'assemblea sindacale di oggi pomeriggio, 11 settembre, nel campo base di Borgo Tufico. Gli operai, il 40 per cento a rischio licenziamento, hanno optato per la linea dura. Il 14 settembre in strada e poi sotto la sede del Comune

I lavoratori in assemblea

FABRIANO – Venerdì gli operai dei cantieri di Fabriano della Astaldi, contraente generale per il progetto Quadrilatero, scenderanno in strada. Probabile blocco della circolazione all’altezza della rotatoria di Borgo Tufico. Sicuro concentramento, poi, nella piazzetta antistante la sede comunale. Richiesta di incontro immediato al Sindaco. E richiesta di incontro, entro brevissimo, con i parlamentari eletti nelle Marche.

È stata un’assemblea molto nervosa quella di oggi pomeriggio, 11 settembre, all’interno della sala mensa del campo base di Borgo Tufico a Fabriano. Gli operai di Astaldi sono stati convocati dai vertici dei sindacati di categoria: Fillea, Filca e Feneal. Oltre un’ora e mezza di assemblea con forti momenti di tensione.

Gli operai che, per oltre il 40 % sono a rischio esubero e, quindi, licenziamento, come annunciato da Astaldi: nello specifico 59 su 147, anche se con gli ultimi trasferimenti effettuati in direzione di un cantiere a Genova, il numero è leggermente sceso. Dal 4 ottobre, si potrà licenziare se non interverranno nuovi fattori.

Gli operai hanno detto a chiare lettere che si sentono presi in giro dalle mancate realizzazioni delle promesse della politica. Soprattutto per quel che riguarda la pronta riunione del Cipe che secondo rassicurazioni governative avrebbe dovuto riunirsi entro i primi giorni di agosto, ma così non è stato. Senza l’approvazione della Variante 6 per i lavori di completamento del raddoppio della SS. 76, 9 milioni circa, e quelli per il terzo e quarto lotto della Pedemontana delle Marche, circa 100 milioni di euro, il licenziamento collettivo è quasi inevitabile. Eppure, non si hanno notizie di una pronta riunione del Cipe.

E ciò ha portato gli operai a decidere per una linea dura. Anche perché i fondi sbloccati da Quadrilatero ad Astaldi, poco più di 10milioni di euro, sono sufficienti a far ripartire il cantiere per un mese circa, a partire dal 17 settembre prossimo. Ma, ciò, non è più certo.

I lavoratori, infatti, hanno deciso di sposare una linea dura. E per questo venerdì, 14 settembre, hanno deciso di scendere in strada. Dalle 8:30 circa, potrebbero organizzare un blocco stradale all’altezza della rotatoria di Borgo Tufico. E certamente, poi, si dirigeranno a Fabriano, esattamente nella piazzetta antistante la sede del Comune. Qui si chiederà un incontro urgente con il sindaco, Gabriele Santarelli. Quest’ultimo proprio ieri aveva parlato di «svolta», mostrando un futuro roseo. Ma, secondo i lavoratori non è così. Per questo, si chiederà anche ai parlamentari eletti nelle Marche – soprattutto di maggioranza – di dare un segno concreto, attivandosi, non solo con dichiarazioni, per fare pressioni sul ministero delle Infrastrutture affinché il Cipe, finalmente, possa tornare a riunirsi e sbloccare questa situazione che, oltre al rischio incompiuta, porterebbe un nuovo duro colpo all’occupazione.

Si tratta, dunque, di una prima forma di mobilitazione che non è detto debba esaurirsi nella sola giornata di venerdì. Anzi, potrebbe ulteriormente inasprirsi mettendo in dubbio la stessa ripartenza del cantiere che dovrebbe avvenire, a un ritmo maggiore, nella giornata di lunedì 17 settembre.

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