Fabriano

Quadrilatero, Confcommercio e Federalberghi preoccupati per il potenziale calo turistico

Le associazioni di categoria di Pesaro Urbino, guardano con apprensione le conseguenze che il termine dei lavori del maxi-lotto Fossato di Vico-Serra San Quirico potrebbe avere sull'economia turistica del territorio e chiedono che il Governo intervenga anche per le loro infrastrutture

Tornano gli operai nei cantieri del progetto Quadrilatero

FABRIANO – Non tutti sono entusiasti dal rinnovato impegno verso il completamento del Progetto Quadrilatero, maxi-lotto n. 2 Fossato di Vico-Serra San Quirico, passando per Fabriano. È il caso del pesarese, nello specifico la Confcommercio e la Federalberghi Pesaro Urbino che si dicono profondamente «preoccupati» per i risvolti turistici della zona.

«Sarebbe veramente il collasso per l’economia turistica e commerciale della nostra Provincia», afferma il Presidente di Federalberghi Luciano Cecchini. «Abbiamo perso già buona parte dei flussi turistici provenienti dall’Umbria e dal Lazio che oggi trovano più conveniente utilizzare la Quadrilatero, già completata, e andare verso Civitanova Marche. Il colpo è stato duro se pensiamo che la spiaggia di Fano e Marotta era considerata la spiaggia degli Umbri. Con il nuovo tratto su Falconara sarà un dramma».

Gli fa eco il direttore generale Confcommercio Amerigo Varotti. «E mentre il Premier Conte e il Ministro Toninelli vanno a Fabriano per assicurare la realizzazione della tratta Ancona-Perugia entro un anno, della nostra Fano-Grosseto, ferma da 37 anni, non si sa nulla salvo parole, nuove parole e promesse dopo le tante fatte in questi tantissimi anni. Dal 1960, anno in cui venne concepita la E78, di promesse sulla Galleria della Guinza e sul collegamento Marche-Umbria ne abbiamo sentite tante. L’ultima è la condivisione (sempre a parole) del Consiglio Superiore dei lavori pubblici sull’apertura a senso unico alternato della galleria. Ci sembra francamente pochino per togliere con garanzia e certezza dall’isolamento la nostra Provincia e particolarmente il nostro entroterra. Non ci si lamenti se poi qualcuno chiede la successione».

Ecco, allora, che il presidente di Confcommercio Angelo Serra propone di muoversi politicamente come fatto per il completamento della restante parte della Quadrilatero, tratto di Fabriano. «Bisogna coinvolgere il Presidente del Consiglio e il Ministro, le forze politiche di maggioranza e opposizione devono fare molto di più di quanto fatto sinora. I Governi e i politici del passato hanno fallito tutti e il danno economico creato alla nostra Provincia e al turismo è stato enorme. Per non parlare dei costi sociali per una terra costretta all’isolamento. Non possiamo accettare che per noi si facciano ancora solo chiacchiere mentre si procede speditamente sulla Perugia-Ancona».

Dunque, una mobilitazione. «È ora di muoversi», rincara la dose la vicepresidente di Confcommercio Barbara Marcolini. «C’è un territorio completamente isolato se pensiamo che anche il passo di Bocca Trabaria è chiuso da un anno e ancora – nonostante le precedenti promesse dell’Anas – si procrastina la sua apertura. Non siamo una popolazione e imprenditori di serie C. Trent’anni di pessima politica ci hanno portato allo stremo. Le presenze turistiche calano, il commercio è in crisi e la Provincia da Borgo Pace a Urbino e a Fano in primis restano isolate. Siamo stanchi delle parole e delle promesse».

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