Fabriano

Punto nascita: il mea culpa ironico di Santarelli per un nuovo attacco alla Regione

Il primo cittadino di Fabriano posta un nuovo video su Facebook continuando nella sua battaglia tutta tesa a dare la colpa di questa situazione solo ed esclusivamente a Palazzo Raffaello. Il consigliere del Pd, Michele Crocetti, lo invita a telefonare al ministro Grillo

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

FABRIANO – «Chiedo scusa», questo l’incipit del video postato su Facebook dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, subito dopo la conferenza stampa del Partito Democratico sulla questione legata alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili (leggi l’articolo). Ma non si tratta di scuse per la ricostruzione, carte alla mano, fornita dai Democrat e che di fatto smentisce la stragrande maggioranza delle asserzioni del primo cittadino rilasciate in questi caotici giorni.

Ma è un «chiedo scusa perché mi sono lasciato trascinare in uno scontro inutile che serve al Pd come arma di distrazione. Perché al di là delle carte bollate, dei protocolli e delle ricostruzioni più o meno fantasiose il problema rimane uno e uno solo: l’assenza del pediatra h24. Un pediatra che dovrebbe essere garantito dalla Regione con concorsi seri e non a tempo determinato. Le chiacchiere stanno a zero. La Regione non è riuscita o non ha voluto individuare il personale necessario». Dunque, un chiedo scusa, mascherato per un nuovo affondo. In pratica, il sindaco di Fabriano cerca di mantenere il punto e continua nella sua battaglia tutta tesa a dare la colpa di questa situazione solo ed esclusivamente sulla Regione.

Tanto è vero che prosegue e rilancia. «Coinvolgere il Ministro dicendo che solo lei può risolvere la situazione è come se ce la prendessimo con la Motorizzazione Civile che non ci dà la deroga per circolare con una auto con sole 3 ruote anziché 4. Oltretutto in questa procedura la Regione si sta dimostrando stranamente molto efficiente e veloce. Chiudere un reparto all’improvviso come vogliono farci credere e in così poco tempo mica è da tutti. In questo modo anche ipotizzare interventi o individuare spiragli per avere margini di manovra diventa improbabile».

Una presa di posizione nella quale non sembra esserci apertura alcuna rispetto alla seconda parte della conferenza del Pd. Vale a dire, il sotterrare l’ascia di guerra in favore di un bene comune, di un agire in sintonia, ciascuno per le proprie parti politiche di riferimento, in favore dell’esclusivo interesse dei cittadini nel non vedersi privare del Punto nascita.

Michele Crocetti

A evidenziare ciò, il consigliere comunale del Pd, Michele Crocetti. «Ho sperato quando ho azionato play per vedere il video di Santarelli che ci sarebbe stata una frase che andasse nella direzione da noi auspicata: agire insieme per tutelare questo servizio. E, invece, nulla di nuovo. Nonostante la ricostruzione storica, con documenti ufficiali e protocollati, il primo cittadino ha deciso di chiudere gli occhi. Tutta la sua ricostruzione è stata smentita. Allora, oggi, decide di puntare sul problema dei pediatri h24, ma anche in questo caso c’è il documento ufficiale che lo smentisce. In pratica, continua ad arrampicarsi sugli specchi pur di non aprire la rubrica del suo cellulare, cercare il numero del ministro Giulia Grillo e far partire la telefonata. Eppure, per uscire dall’angolo nel quale si è messo da solo, questa è l’unica via. Sindaco, fai questa telefonata, visto che il Presidente della Regione Marche attende una risposta dal Ministro fin dal 17 luglio 2018. Basta con le bugie e le polemiche e lavoriamo insieme per il bene del nostro territorio».

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