Fabriano

Punto nascita di Fabriano, oggi summit in Regione

Incontro fra il presidente, Luca Ceriscioli, e i Sindaci dell’Unione Montana. Si spera in una linea comune che possa scongiurare la chiusura definitiva del reparto di Ostetricia del presidio ospedaliero cittadino fissata per il prossimo 20 febbraio

Punto nascita di Fabriano foto
Punto nascita di Fabriano foto

FABRIANO – Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, oggi pomeriggio l’incontro in Regione fra il presidente, Luca Ceriscioli, e i Sindaci dell’Unione Montana. Si spera in una linea comune che possa scongiurare la chiusura definitiva del reparto fissata per il prossimo 20 febbraio.

In attesa degli esiti di questo summit, si susseguono le prese di posizione politiche. «Dopo lo spettacolo certo non edificante delle scorse settimane, con rimpalli e scaricabarile politici, mancano le proposte per la soluzione del problema. In attesa dell’auspicata revisione dei contenuti dell’accordo Stato-Regioni, facciamo valere i nostri punti positivi», evidenzia il consigliere comunale di Forza Italia Fabriano, Olindo Stroppa.

«Mantenere in piedi il reparto Ostetricia a Fabriano non comporta ulteriori spese per la sanità in quanto il nostro nosocomio dispone delle strutture necessarie per la sicurezza del nascituro e della partoriente in quanto è dotato di reparto di Rianimazione e di Pediatria; la posizione orografica del nostro territorio non permette un trasferimento agevole presso altre strutture ospedaliere; è concreto il rischio che ci sia un esodo presso strutture della vicina Umbria e questo comporterebbe una mobilità passiva con aggravio di costi per la Regione Marche che dovrebbe rimborsare alla Regione Umbra le spese», spiega Stroppa.

Olindo Stroppa in consiglio comunale
Olindo Stroppa in consiglio comunale

Ma, ancora. «Nel caso si decidesse di rimanere nella Regione va aggiunto il costo per la Asur del trasporto sia della mamma che del personale ospedaliero in altra struttura; Il disagio psicologico in cui si troverebbe la partoriente in un nuovo ambiente rispetto a quello della preparazione pre-parto e, ultimo, ma non per questo meno importante il disagio economico dei famigliari che si vedranno costretti a trasferimenti in altre città. Questi sono i veri problemi da affrontare e che dobbiamo risolvere se – conclude il capogruppo azzurro di Fabriano – vogliamo valorizzare la zona montana, mantenere i servizi e completare le infrastrutture».

 

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