Fabriano

Pubblicato il bando di vendita della Indelfab di Fabriano: appello della Fiom

Bando che scadrà il 13 di maggio, esattamente due giorni prima del termine dell’altra scadenza importante, vale a dire la cassa integrazione per cessazione a cui seguirà il licenziamento collettivo di circa 500 persone

FABRIANO – Pubblicato il bando di vendita della Indelfab di Fabriano in fallimento, (ex JP Industries) che scadrà il 13 di maggio, esattamente due giorni prima del termine dell’altra scadenza importante, vale a dire la cassa integrazione per cessazione a cui seguirà il licenziamento collettivo di circa 500 persone di cui la metà sul territorio di Fabriano: 245 del sito di Santa Maria di Fabriano e 244 dello stabilimento di Gaifana in Umbria. La Fiom di Ancona ribadisce la necessità di individuare strumenti straordinari per chi si farà carico di acquisire i siti della JP Industries, «che oggi rappresentano delle vere e proprie cattedrali nel deserto, con il fine di reindustrializzare gli stabilimenti dell’ex Antonio Merloni e garantire i livelli occupazionali delle persone, con l’obiettivo di salvaguardare le professionalità, le competenze, il patrimonio industriale che la Indelfab rappresenta», scrive in una nota Pierpaolo Pullini, componente della segreteria provinciale della Fiom nonché responsabile per il distretto industriale di Fabriano.

La dichiarazione

«È necessario evitare che a pagare il prezzo più grande siano le lavoratrici ed i lavoratori che in questi anni hanno sempre fatto sacrifici nella speranza che un vero progetto industriale potesse prendere vita e con esso il sogno di un lavoro dignitoso. La Fiom di Ancona chiama tutti i livelli Istituzionali ad uno sforzo straordinario per evitare l’ennesimo disastro industriale sul fabrianese, ribadendo la necessità di convocare un tavolo di confronto urgente e straordinario prima che sia troppo tardi, con il fine di individuare strumenti di incentivazione, sostegno e stimolo per quella parte di mondo imprenditoriale che si vorrà far carico di avanzare un progetto nell’interesse di tutto il territorio». Dunque, un appello che suona come ultima spiaggia.

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