Fabriano

Psicologia scolastica, la consigliera regionale di Fabriano chiede che non sia solo un progetto pilota

La proposta, divenuta legge regionale, ha avuto come relatrice di minoranza la consigliera pentastellata: «L'ambizione è trasformare il ruolo dello psicologo a scuola da occasionale a supporto costante»

Simona Lupini
La consigliera regionale Simona Lupini

FABRIANO – Via libera dell’Aula del Consiglio Regionale alla proposta di legge sulla Psicologia scolastica: un progetto che ambisce a rendere lo psicologo una figura inserita in maniera organica nella comunità scolastica. Un atto, divenuto legge, che ha avuto come relatrice di minoranza, la consigliera di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, vice presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali.

«La proposta di legge sulla psicologia scolastica ha un’ambizione importante: trasformare il ruolo dello psicologo a scuola da quello di occupante occasionale di uno sportello a un supporto costante per lo sviluppo emotivo dei ragazzi e delle ragazze. La psicologia scolastica può dare un contributo forte a combattere la dispersione scolastica, il fenomeno dei NEET e il disagio giovanile, esploso col Covid», ha commentato la Lupini.

Psicologo a scuola, voto favorevole

Ma le criticità non mancano, a partire dal nodo delle risorse. «Prima di essere una donna in politica sono una psicologa, e riconosco con piacere che si tratta di un segnale di attenzione importante, ma dobbiamo assicurare che questo tipo di servizio copra effettivamente tutta la regione, comprese le aree interne, i cui i servizi scolastici e servizi sociali non sono sfuggiti ad anni di tagli» sottolinea la consigliera Lupini, stimolando la Giunta a non accontentarsi dei buoni principi, ma investendo con convinzione sulla tutela della salute mentale e dello sviluppo emotivo “non possiamo accontentarci di un progetto pilota. Il tema del benessere psicofisico è ormai un trasversale alle politiche, merita risorse adeguate».

Particolarmente urgente il tema del personale. «C’è già un’esperienza di psicologia scolastica sul campo nella nostra regione, quella dei CIC (Centro di informazione e consulenza), che ha funzionato molto bene: gli stessi operatori dei CIC, però, ci hanno segnalato la difficoltà a prendere in carico tutte le problematiche, per l’assenza di operatori», ha concluso la Lupini che successivamente ha presentato, insieme alla collega Marta Ruggeri, un ordine del giorno – approvato –  per chiedere che si torni ad investire nelle competenze all’interno della sanità pubblica e ad assumere nuovi specialisti.

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