Fabriano

Tutto pronto per la 12esima edizione del Premio Monte Strega a Sassoferrato

Il riconoscimento va all’imprenditore Giorgio Caballini, il medico Massimo Liberatori, che ha promosso in Italia e in Romania il progetto sociosanitario “Ragazzi in gamba” e alla campionessa paralimpica Silvana Martino

Veduta di Sassoferrato
Veduta di Sassoferrato

SASSOFERRATO – Nasce nel 2005 l’associazione “Sassoferratesi nel Mondo per Sassoferrato” con lo scopo di «promuovere iniziative per la conoscenza, la conservazione e la diffusione dei valori tradizionali, culturali, turistico – ambientali della città di Sassoferrato e del territorio sentinate», finalità che non si limitano certo a essere scritte nell’atto costitutivo, ma che vengono egregiamente esplicate nelle numerose e prestigiose iniziative che l’Associazione propone e organizza.

La manifestazione che contraddistingue la realtà culturale fin dalla nascita è senza dubbio il “Premio Monte Strega” che consiste nell’individuare e assegnare il premio a personaggi di origine sassoferratese che si sono distinti nelle loro varie attività nei paesi dove vivono.

È così che siamo arrivati alla 12° edizione del “Premio Monte Strega – Bartolo da Sassoferrato”, la cerimonia di premiazione, che vede il patrocinio del comune di Sassoferrato, la collaborazione e il contributo di numerose attività produttive locali, si svolgerà questa sera alle 21 nel suggestivo scenario del sagrato della Chiesa di San Francesco.

Durante la serata, presentata da Ivana Iachetti, attuale presidente dell’Associazione, e da Mara Beciani, saranno premiati: l’imprenditore Giorgio Caballini, nato a Trieste nel 1946. Presidente dell’Azienda Dursut caffè SpA e del Gruppo Italiano Torrefazioni Caffè, è l’ultimo discendente maschio dei conti Caballini di Sassoferrato che governarono la città alternativamente dal 1471 fino circa all’unificazione del Regno d’Italia, che manifesta la sua volontà di estendere la sua attività anche nelle Marche e in particolare gradirebbe aprire una caffetteria a Sassoferrato.

Poi il medico Massimo Liberatori, nato a Roma, salito alla notorietà per aver promosso in Italia e in Romania il progetto sociosanitario, del quale è responsabile, “Ragazzi in gamba” destinato a giovani romeni con amputazioni di uno o più arti, riabilitati nella società con l’applicazione di idonee protesi; Silvana Martino, campionessa paralimpica che, allora bambina, fu vittima di un bombardamento in piena seconda guerra mondiale, in località Baruccio che l’ha resa paraplegica, ma che non l’ha fatta mai arrendere e al contrario Silvana, con grande forza di volontà e l’aiuto dello sport, ha dato valore alla sua vita. Nel corso degli anni ha raccolto numerosi successi in varie discipline quali tennis da tavolo e nuoto, conquistando rispettivamente la medaglia d’argento e di bronzo nello stile libero, a Tokio, e medaglia d’argento nel giavellotto a Tel Aviv, ai Campionati Europei di Vienna si aggiudicò la medaglia d’oro seguita dal record del mondo. Ha partecipato alle Olimpiadi USA del 1984 come assistente psicologa.

Infine, quest’anno il premio alla memoria andrà a Padre Stefano Troiani, impareggiabile uomo di cultura, uno dei maggiori animatori della realtà culturale sentinate, che si è occupato di critica d’arte contemporanea, di storia, letteratura e tradizioni locali, e ha pubblicato raccolte di poesie e volumi vari. È stato direttore della Biblioteca Comunale e del Museo Archeologico, ha istituito il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, fu direttore della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio G.B. Salvi, ha fondato l’Istituto Internazionale di Studi Piceni, l’istituto per la Religiosità Popolare e il Folklore nelle Marche, il Centro Regionale per la Storia dei Movimenti Sociali Cattolici e la Resistenza delle Marche.

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