Fabriano

Ultime due rappresentazioni della Natività a Genga e Sassoferrato

L’appuntamento è per questo pomeriggio. Nella prima data, lo scorso 26 dicembre, complessivamente sono state quasi 5mila persone a voler ammirare due dei più bei Presepi viventi del comprensorio

Il Presepe vivente a Genga

GENGA – Ultime due rappresentazioni della Natività a Genga e Sassoferrato. L’appuntamento è per questo pomeriggio. Nella prima data, lo scorso 26 dicembre, complessivamente sono state quasi 5mila persone a voler ammirare due dei più bei Presepi viventi del comprensorio.

Oltre 3mila visitatori hanno affollato lo splendido scenario di Frasassi a Genga. Numeri che oggi saranno certamente replicati visto che si è dovuto attendere ben due anni. È, infatti, tornata in quest’anno la rappresentazione vivente della Natività in un luogo storico. Prima il terremoto e poi la mancanza di tempo per adeguare il tutto alle norme sulla sicurezza a determinare l’annullamento per le edizioni 2016 e 2017. Ebbene, oggi, fino alle 18:30, ultima chance per il 2018 per poter ammirare il Presepe vivente più grande per estensione, ben 30mila metri quadri, che si snoda lungo il costone roccioso che conduce fino al Santuario di Valadier. Sono circa 300 i figuranti che vengono impegnati per la rappresentazione della Natività che, dal 1981, anno della sua nascita, enfatizza la magia delle feste del Natale. Soldati romani, pastori, artigiani, popolo, lungo il sentiero nel bosco, luci e suoni rendono davvero suggestivo l’ambiente, fino a entrare nella gola dove si può godere di uno spaccato della vita quotidiana in Palestina ai tempi della Natività. La fine del percorso si trova nella grotta che custodisce il prezioso Tempio del Valadier, mentre il suono delle cornamuse accompagna i visitatori lungo il tratto finale della salita. Come sempre, tolte le spese vive, il ricavato dei biglietti sarà devoluto in beneficenza.

Il Presepe vivente a Coldellanoce

Ultima data anche per la XX edizione del Presepe vivente di Coldellanoce, nato nel 1998 quasi per caso con una rappresentazione in forma ridotta alla fine della Messa di Mezzanotte. Da allora sempre più entusiasmo e partecipazione ha contraddistinto l’evento che coinvolge l’intero paese e non solo. La rappresentazione che vede oltre ottanta figuranti, spesso testimoni della loro stessa professione, si snoda per le viuzze del caratteristico paesino, piccola frazione, ai piedi del Monte Gallo a circa quattro chilometri da Sassoferrato. C’è il fabbro, il falegname, il coltivatore, il pastore, il venditore di semi, di pane, di olio, di vino, c’è chi cuce, chi ricama, chi disegna, chi scrive e, per la gioia dei bimbi, tantissimi animali. Iniziando dall’Annunciazione, ogni vicolo, ogni angolo è scenografia di un teatro a tappe che ospita e propone agli avventori, scene di vita quotidiana dell’epoca. In questo modo più che una rappresentazione la suggestiva località di Coldellanoce sembra trasformata in un vero e proprio Presepe. L’appuntamento è dalle 17:30 alle 19:30 di oggi.

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