Fabriano

Torna il Presepe vivente a Genga: solo con Green pass rafforzato e prenotazione

L’edizione XXXVII sarà in calendario per il 26 dicembre e il 2 gennaio, dalle 14:30 alle 18:30. Si cercherà di ridurre al minimo il rischio assembramenti

Presepe vivente di Genga

GENGA – Dopo lo stop imposto l’anno scorso dall’emergenza Covid-19, torna, a Frasassi di Genga, il Presepe vivente. L’edizione XXXVII sarà in calendario per il 26 dicembre e il 2 gennaio, dalle 14:30 alle 18:30 con prenotazione obbligatoria. L’ingresso sarà riservato ai possessori di biglietti acquistati su www.presepedigenga.it e sarà consentito solo con Super Green Pass. Si cerca, così, di ridurre al minimo il rischio assembramenti, considerate le lunghe code che tradizionalmente si formano, per poter ammirare il Presepe vivente più grande al mondo per estensione, ben 30mila metri quadri, che si snoda lungo il costone roccioso che conduce fino al Santuario di Valadier.

Presepe vivente

Sono circa 300 i figuranti che vengono impegnati per la rappresentazione della Natività che, dal 1981, anno della sua nascita, enfatizza la magia delle feste del Natale. Soldati romani, pastori, artigiani, popolo, lungo il sentiero nel bosco, luci e suoni rendono davvero suggestivo l’ambiente, fino a entrare nella gola dove si può godere di uno spaccato della vita quotidiana in Palestina ai tempi della Natività. La fine del percorso si trova nella grotta che custodisce il prezioso Tempio del Valadier, mentre il suono delle cornamuse accompagna i visitatori lungo il tratto finale della salita. Come sempre, tolte le spese vive, il ricavato dei biglietti è sempre stato devoluto in beneficenza. Sono oltre 400mila le persone che in questi anni sono accorse a Genga. Lungo il sentiero che porta alla Natività pastori, pescatori, contadini intenti al loro lavoro scandiscono la salita verso la contemplazione dell’evento che si celebra. Una volta giunti alla grotta naturale del Santuario di Frasassi si possono ammirare esperti artigiani: falegnami, fabbri, cestai, fornai, calzolai, scultori, vasai, ricamatrici e tessitrici tutti con gli antichi strumenti della loro arte. Un appuntamento irrinunciabile non solo per gli appassionati del genere dell’entroterra fabrianese visto che, negli anni, sono arrivati a Genga anche visitatori provenienti da fuori regione che hanno approfittato per trascorrere una giornata a Genga e visitare, tra l’altro, anche le grotte di Frasassi. 

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