Fabriano

Potenziale terrorista residente a Cerreto D’Esi: nessuno ne vuole parlare, Istituzioni locali comprese

Bocche cucite, ma la sorpresa negli occhi della gente è evidente. Aver convissuto per un certo periodo di tempo con una persona che il Governo italiano ritiene essere un potenziale terrorista ha toccato i residenti di Cerreto D’Esi. L’arresto di Rabhi Soufiane, 34enne marocchino, ha portato i cerretesi a riflettere

Cerreto d'Esi
Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI – Bocche cucite, ma la sorpresa negli occhi della gente è evidente. Aver convissuto per un certo periodo di tempo con una persona che il Governo italiano ritiene essere un potenziale terrorista ha toccato i residenti di Cerreto D’Esi. L’arresto di Rabhi Soufiane (leggi l’articolo), 34enne marocchino, ha portato i cerretesi a riflettere.

Il sindaco di Cerreto D’Esi, Giovanni Porcarelli, come troppo spesso accade, «non intendo rilasciare dichiarazioni», su questo importantissimo fatto di cronaca. Ma, da quando occupa la sedia di primo cittadino, Giovanni Porcarelli ha sempre avuto difficoltà a livello di comunicazione.

Ma, questa volta, sono gli stessi residenti di Cerreto D’Esi a sposare la linea del primo cittadino. Tanti sguardi sorpresi e poca voglia di parlare. In pratica, del 34enne marocchino – pedinato e controllato dai carabinieri del Ros per circa due anni – nessuno ha mai avuto contezza. Un fantasma. Conosciuto da nessuno, incontrato da nessuno e, quindi, impossibile strappare una dichiarazione a chiunque.

Certamente, però, la voglia di sapere se tutto ciò che i carabinieri hanno ricostruito corrisponda a verità, c’è. E quindi, si cercano le notizie su internet e la televisione.

A Cerreto D’Esi, come in tutto il resto del comprensorio fabrianese, alta è la percentuale di extracomunitari presenti e residenti in loco. Tanto è vero che a Fabriano è stato inaugurato uno dei centri di cultura islamica più grande del territorio. Si tratta del centro di cultura islamica della Misericordia in centro a Fabriano, a due passi da piazzale Matteotti. A dirigerlo è Mekri Kader. «Siamo contro ogni forma di propaganda di questo genere, quindi il provvedimento ministeriale di espulsione è giustissimo», le dichiarazioni, ribadite in moltissime circostanze, dall’Imam di Fabriano.

Forse, nei prossimi giorni, la voglia di parlare di questo episodio potrebbe tornare, ma probabilmente, no. In fondo, è già tutto dimenticato e il pericolo terrorismo, non attecchisce in questo territorio.

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