Fabriano

Consiglio comunale a Fabriano sulla Sanità, Santarelli: «La maggioranza si è presentata senza un documento? È vero ed era giusto così»

Il primo cittadino torna sugli esiti del consiglio comunale monotematico del 9 agosto scorso, avverte le opposizioni che la spirito di collaborazione potrebbe anche lasciare il passo alla forza dei numeri della maggioranza. La replica del Pd affidata al segretario cittadino, Francesco Ducoli

Il consiglio comunale di Fabriano (Foto di repertorio)

FABRIANO – Consiglio comunale sulla sanità a Fabriano. Botta e risposta social fra il sindaco, Gabriele Santarelli, e il segretario del Partito Democratico, Francesco Ducoli. Intanto, occorre ancora aspettare per avere un documento politico condiviso per tentare di salvare il Punto nascita almeno fino al 4 settembre prossimo.

Il primo cittadino di Fabriano scrive due post sull’argomento a distanza di qualche ora. Passando, da «la presidente del Consiglio ha invitato le opposizione a presentare un documento». A, «si dice che la maggioranza si sia presentata senza un documento. È vero ed era giusto così. Era giusto così perché in queste occasioni crediamo sia un segnale di apertura e di volontà di collaborare la decisione di discutere il documento presentato dalle minoranze piuttosto che contrapporlo a uno elaborato da noi. Consentire alle opposizioni di uscire dal consiglio comunale con un documento che sia basato su un loro lavoro, anche se modificato, credo sia il massimo di rispetto che si possa dare loro. È successo anche con il documento sul lavoro quando noi avevamo proposto un altro percorso, ma decidemmo di seguire le indicazioni delle opposizioni per non creare una contrapposizione su un tema così importante», ha scritto Santarelli su Facebook.

Dunque, la maggioranza poteva presentarsi con una bozza, così come fatto dalle opposizioni in modo unitario, mettendolo a disposizione della discussione e, quindi, arrivare subito a un documento condiviso. Ma, scientemente, si è optato per non farlo appellandosi a giuste dichiarazioni di principio sulla democrazia.

Dopo questa conferma, il primo cittadino avverte che il registro potrebbe cambiare, rispolverando l’antico detto Uomo avvisato, mezzo salvato. «A questo punto però mi chiedo se ne valga veramente la pena ogni volta dare spazio alle opposizioni, accettare i loro documenti, affrontare delle discussioni per quanto a tratti aspre ma alla fine costruttive, prendere insieme delle decisioni, come il rinvio della discussione in commissione, e poi dover leggere certi commenti e certe ricostruzioni faziose dei fatti. Forse sarebbe meglio presentarsi con un documento nostro, forti del rapporto 16 a 9 che c’è in consiglio, e dettare noi le danze alla faccia della collaborazione. Si fa sempre in tempo a cambiare».

Dopo pochi minuti, la replica indiretta del segretario della sezione di Fabriano del Pd, Francesco Ducoli. «Quando si parla di difesa del territorio nessuno può tacere. E il tema più importante è quello della sanità pubblica. Perché ci riguarda tutti come società, come persone, come futuro. Ogni forza politica deve agire, non basta rimanere fermi ad aspettare che qualcosa accada. Durante lo scorso Consiglio comunale sul tema sanità, da un lato le opposizioni presentavano un documento a firma congiunta con proposte, idee e impegni da perseguire; dall’altro la maggioranza non solo si presentava senza alcun documento da discutere, ma esordiva con la consigliera Roberta Stazi che si permetteva di dire: «che avere un documento condiviso in questo momento serve a poco». Faccio mie le parole del consigliere Michele Crocetti: «Non possiamo aspettare che siano altri a decidere per noi: come istituzione del territorio abbiamo la responsabilità di esprimerci e prendere una decisione». Il clima cambia, la maggioranza comincia a porre questioni di merito. Bene, abbiamo fatto ragionare, abbiamo pungolato, abbiamo vinto. L’esito del Consiglio è stato quello di rinviare per cercare una sintesi, per cercare l’unanimità. Come dovrebbe sempre essere su temi di questa importanza. Non si fanno passi indietro. Non si accettano compromessi di partito. Non si accetta il silenzio. Questa è la linea del Partito Democratico. Non sarà la propaganda e lo scaricabarile a salvaguardare i servizi del nostro ospedale. E ora avanti con determinazione e senza compromessi perché su questi temi esiste solo l’unità».

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