Fabriano

Fratelli d’Italia contro la politica degli annunci del Governo su Quadrilatero

Secondo i vertici governativi, l’opera sarà ultimata – direttrice Ancona-Perugia, con raddoppio della SS. 76 – entro aprile 2020. Mentre per Ciccioli, Acquaroli, Leonardi e Mezzopera, prima bisogna salvaguardare le ditte creditrici

Carlo Ciccioli, Elena Leonardi ed Ennio Mezzopera

FABRIANO – Basta con gli annunci, serve un Decreto straordinario del Consiglio dei Ministri per erogare i fondi alle imprese sub-appaltatrici che eseguono i lavori. È categorica la presa di posizione di Fratelli D’Italia in merito a quanto avvenuto il 4 aprile a Borgo Tufico di Fabriano. Vale a dire il sopralluogo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ai cantieri della Astaldi, progetto Quadrilatero, che stanno ripartendo in questi giorni. Secondo i vertici governativi, l’opera sarà ultimata – direttrice Ancona-Perugia, con raddoppio della SS. 76 – entro aprile 2020.

Non è dello stesso avviso il portavoce regionale FdI, Carlo Ciccioli. «Magari gli annunci avessero costruito le opere stradali. Sono stati tantissimi, sempre molto circostanziati e impegnativi, con date e finanziamenti precisi. Poi dal 2006 siamo nel 2019 e la strada è in queste condizioni. In realtà se non viene risolto il problema dei fondi destinati alle aziende sub-appaltatrici che eseguono davvero i lavori, i cantieri, come già successo nel 2013, non partiranno per anni. Indispensabile che il Consiglio dei Ministri sblocchi subito, immediatamente almeno il 50% dei fondi che devono avere le aziende subappaltatrici, quelle che effettivamente eseguono i lavori, forniscono il calcestruzzo, acquistano i materiali».

La strada proposta è quella del Decreto del Consiglio dei Ministri «che autorizzi il Cipe a erogare i fondi, magari in due stralci successivi da 20 milioni. Tutto riprenderà. Già la Quadrilatero ha fatto un atto vergognoso versando 32 milioni di euro per i lavori eseguiti alla Astaldi in fallimento, soldi che ovviamente sono stati prelevati dalle banche, invece che essere pagati alle Aziende che effettivamente sono creditrici di lavori già svolti per conto della Astaldi. Il Presidente della Quadrilatero – conclude Ciccioli – dovrebbe essere inquisito per malversazione».

L’on. Francesco Acquaroli, che sul caso ha già da tempo ha presentato appositi atti parlamentari e che sta attendendo ancora risposte dal Governo, gli ha fatto eco. «Qui l’ipocrisia è stata chiarissima. Bastava un conto dedicato e vincolato a lavori eseguiti da terzi. Da lunedì gli operai al lavoro sono circa 15, per attivare veramente i cantieri ne servono almeno 200, in passato ci sono state punte con 500 e 1000 operai all’opera. Questa visita non sia l’ennesima presa in giro pre-elettorale per le Europee e per calmare le proteste ormai generalizzate di imprese, cittadini e lavoratori. Serve subito un atto straordinario in deroga alle leggi ordinarie sui fallimenti e sulle procedure di appalto. Nel frattempo, una delle imprese, la New Edil di Montecarotto, con 90 dipendenti è fallita».

Anche la capogruppo in Consiglio regionale, Elena Leonardi, è stata dura. «L’opera va completata perché strategica per le Marche, ma prioritaria deve essere la salvaguardia del territorio e del suo tessuto sociale ed economico che è fatto di aziende e persone. Serve il pagamento del dovuto alle ditte sub-appaltatrici cui serve liquidità per non chiudere. Non si può aspettare un giorno in più, il tempo è fondamentale e non si può pensare di fare passerelle per la riapertura del cantiere senza risolvere il problema del pagamento del pregresso, pena la sopravvivenza della storia imprenditoriale marchigiana».

Il portavoce comunale di Fdi di Fabriano, Ennio Mezzopera, non nasconde «preoccupazione per le sorti economico e sociali di un territorio che in passato era la spina dorsale dell’economia e del benessere non solo della provincia di Ancona, ma delle Marche e che ora invece subisce continue lacerazioni senza vedere soluzioni di ripresa». Mezzopera ha, infine, invitato Francesco Acquaroli a farsi promotore dell’istituzione di un organismo politico-economico capace di sopperire ai mancati pagamenti di lavori statali alle imprese creditrici.

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