Fabriano

Pediatria a Fabriano: interrogazione della Lupini. La posizione di Ciccioli

Dopo il presidio di protesta di sabato scorso all’ospedale Engles Profili si moltiplicano le prese di posizione per ampliare gli orari attualmente previsti

Simona Lupini
La consigliera regionale Simona Lupini

E FABRIANO – Dopo il presidio di protesta di sabato scorso all’ospedale Engles Profili di Fabriano per chiedere il ripristino del reparto di Pediatria, oggi un mero ambulatorio con 12 ore di servizio al giorno dal lunedì al venerdì, il caso arriverà in Consiglio Regionale, con un’interrogazione della consigliera del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini. Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli.

Riapertura Pediatria, le parole di Simona Lupini

«La protesta dei cittadini è assolutamente giustificata: un orario del genere crea più problemi alle famiglie che lavorano di quanti ne risolva. I genitori sono costretti a spostarsi per decine di chilometri, verso Jesi o in Umbria, e questo stato di cose va avanti da davvero troppo tempo. Bisogna riportare il prima possibile la copertura del servizio a 24 ore, e per farlo serve nuovo personale, il reparto non ha abbastanza organico. Sembra ci sia una disponibilità di ore per l’assunzione di uno specialista ambulatoriale. Avevamo già sollevato il tema lo scorso 24 maggio, e torneremo a chiedere all’assessore Saltamartini di procedere ad inserire nuovo organico: le famiglie dell’area montana meritano risposte » , sottolinea la consigliera Lupini, vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche sociali, che ribadisce anche l’impegno per il Punto nascita. «La gravidanza non è soltanto un’equipe di professionisti che ti aiuta nel momento del parto: è un processo lungo e complesso, tanto più in tempi di Covid. Essere vicini ai propri cari, venire seguite da assistenti sociali e specialisti, ricevere supporto psicologico durante la gravidanza e dopo il parto, poter avere risposte tempestive ai bisogni dei propri figli, conciliare la loro cura con il lavoro e la vita quotidiana: questi sono diritti inalienabili dei cittadini e delle cittadine, anche di chi vive in montagna e nelle aree interne delle Marche», conclude la consigliera Lupini.

Le dichiarazioni di Carlo Ciccioli

Carlo Ciccioli

«Fabriano e il suo ospedale hanno pagato un prezzo altissimo alle scellerate scelte del governo di centrosinistra della Regione, con fortunatamente ex presidente Luca Ceriscioli. L’esempio del declassamento del reparto di Pediatria dell’Engles Profili ridotto, oggi, ad ambulatorio, è emblematico di come la sinistra non abbia tenuto in debita considerazione la sanità dell’entroterra». Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, sull’ospedale di Fabriano. «A seguito della chiusura del Punto nascita non era conseguenziale il declassamento del reparto di Pediatria. Se per il Punto nascita, dunque, ci si poteva nascondere dietro i freddi numeri previsti dal Decreto Balduzzi, per Pediatria ciò non è vero. Da parte nostra, lo abbiamo sempre ribadito, ci interessa porre rimedio a tutte le scelte del centrosinistra anche in materia di riequilibrio sanitario. Va in questa direzione l’accelerazione per quel che riguarda la costruzione della nuova palazzina antisismica che ospiterà 4 sale operatorie e che, di fatto, farà dell’Engles Profili uno polo di eccellenza nelle discipline chirurgiche, progetto inserito nell’elenco triennale delle opere pubbliche. In più, cercheremo di fare il possibile, in conferenza Stato-Regioni, per superare il Decreto Balduzzi o far comprendere come un Punto nascita attivo nell’ospedale di Fabriano sia necessario, o almeno una struttura unica decentrata con l’ospedale di Jesi. Infine, per Pediatria la carenza generale di personale medico e infermieristico a livello nazionale certamente non aiuta, ma ci si sta lavorando. Non abbiamo la bacchetta magica, ci vorrà del tempo, ma certamente – conclude Ciccioli – non mancherà l’impegno per restituire a Fabriano la sua centralità anche in ambito sanitario». 

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