Fabriano

Al Parco Gola della Rossa si promuove anche l’arte

Prende ufficialmente il via nello spazio espositivo ex Pretura di Sassoferrato il progetto "NaturArt Park, la natura ad opera d’arte", evento di sperimentazione artistica e culturale

Gabriele Santarelli, Ugo Pesciarelli e Andrea Baffoni curatore del progetto-mostra

SASSOFERRATO – Prende ufficialmente avvio sabato 3 ottobre, presso lo spazio espositivo ex Pretura di Sassoferrato, il progetto “NaturArt Park, la natura ad opera d’arte”, evento di sperimentazione artistica e culturale che intende arricchire il patrimonio del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi coinvolgendo artisti che fanno della natura lo strumento, lo spazio e l’oggetto della propria creazione artistica.
L’evento è promosso da Unione Montana Esino-Frasassi ente gestore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, con il sostegno di Regione Marche. L’obiettivo è trasformare quest’area naturale in dimora e fonte d’ispirazione per artisti che per un breve periodo risiedono nei suoi luoghi, scoprendone il fascino eterogeneo e multiforme.

Alla base del progetto c’è quindi la realizzazione di un’opera scultorea che verrà collocata permanentemente nell’area del parco e attorno alla quale si svolgono attività artistiche collaterali. Tale scultura viene in questo 2020 presentata nella mostra di Sassoferrato, insieme a una sezione personale dell’artista, e troverà nel 2021 collocazione nel parco, in un punto già individuato e predisposto allo scopo: l’ingresso del sentiero del Papa. Sarà un’opera aerea e la materia prima, le pietre, saranno scelte a Cabernardi di Sassoferrato e a Genga.

Lo scultore individuato per questa prima edizione è l’eugubino Toni Bellucci, già attivo nell’ambito dell’arte ambientale e sensibile al rapporto tra arte e natura, la cui ricerca artistica esprime i contenuti più autentici di indagine materica e alchemica capace di entrare in diretta sinergia con il luogo e l’intero ambiente naturale del parco. «La realizzazione di un’opera d’arte ambientale e sensibile al rapporto tra arte e natura, la cui ricerca artistica esprime i contenuti più autentici di indagine materica e alchemica capace di entrare in diretta sinergia con il luogo e l’intero ambiente naturale del parco. La realizzazione di un’opera d’arte ambientale arricchisce infatti il Patrimonio territoriale aprendo a nuove esperienze di fruizione e scoperta paesaggistica. Il progetto prevede che l’artista sia affiancato da giovani emergenti per i quali viene predisposta una vera e propria residenza creativa. Un’occasione per instaurare un fruttuoso confronto fra linguaggi differenti favorendo il rapporto tra spiriti eterogenei, ma anche con le maestranze del territorio oltre che con i residenti stessi», spiegano gli organizzatori.

Quattro sono gli artisti che per questa prima edizione affiancheranno lo scultore: Giorgia Mascitti, Jacopo Pinelli, Caterina Silenzi e Nima Tayebian.

La direzione artistica è affidata al critico e storico dell’arte Andrea Baffoni, già curatore di eventi legati all’arte ambientale, come ad esempio presso il parco sculture casa degli artisti di Sant’Anna del Furlo; La biennale di scultura della Val Gardena “Idea Unika”, della quale si occupa dal 2015; il parco scultura di Brufa, in Umbria, con il quale ha collaborato in più occasioni curandone mostre e pubblicazioni e molte altre realtà simili del centro Italia.

Ti potrebbero interessare

Il potere benefico dell’arte

La creazione artistica veicola emozioni, produce piacere, suscita riflessione, stimola le funzioni cognitive, con benefici sia per l’artista, sia per i fruitori.