Fabriano

L’ospedale di Fabriano come hub chirurgico dell’Area Vasta 2

A chiederlo con forza la Fondazione Carifac al termine della raccolta fondi in favore del presidio ospedaliero cittadino che ha portato a reperire oltre 80 mila euro

Maicol Onesta e Paolo Bellucci mentre ricevono la donazione della Fondazione Carifac

FABRIANO – «Grazie. Questa l’unica parola che, da parte nostra e da parte degli operatori sanitari dell’ospedale Engles Profili di Fabriano, ci sentiamo di dire a tutti coloro che hanno contribuito e che, quindi, ci hanno consentito di effettuare molte donazioni e tante ancora ne faremo». Con queste parole, il presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani, ha chiuso la prima fase della campagna di solidarietà lanciata il 22 marzo scorso, in sinergia con Ariston Thermo Group, il presidente della Fondazione Aristide Merloni, Francesco Merloni e in partnership con Radio Gold Fabriano, in favore del presidio ospedaliero cittadino per contribuire a fronteggiare la pandemia da Covid-19. Al 31 maggio, giorno di chiusura della campagna, sono state effettuate 290 donazioni per un totale complessivo pari a 83.739.16 euro. A questa cifra, ci sono da sommare le erogazioni dirette della Fondazione Carifac e di Francesco Merloni.

Le donazioni riguardano: due ecografi palmari, apparecchiature che consentono di effettuare accertamenti diagnostici e procedure invasive direttamente al letto del paziente in maniera tempestiva ed evitando contagi da trasporto; venti caschi per la ventilazione assistita in modalità Cpap dei pazienti contagiati dal Covid-19; è stato donato al personale delle Unità speciali per la continuità assistenziale (USCA) un ecografo portatile Sonosite con sonde per ecocardiografia ed ecografia toraco-addominale; due ventilatori polmonari General Electric Carescape 860 considerati top di gamma tra i ventilatori da terapia intensiva; dieci video fibroscopi monouso AScope che rappresentano il massimo nel loro settore di utilizzo; 9 mila mascherine 3 veli; 4.100 mascherine FFP2; 500 mascherine protettive KN95; 500 tute isolanti; 1 cucina da ospedale; 3 sanificatrici C4PO; 1 disinfezione a UV; 2 unità di ventilazione; 2 moduli metabolici; 5 valvole espiratorie; 26 maschere da CPAP ventilazione continua a pressione positiva ; 4 full face mask; 10 cuffie Plantronics; 3 tablet.

«Si tratta di apparecchiature che sono servite nel pieno dell’emergenza coronavirus e che serviranno nel futuro in quanto vanno a potenziare e arricchire la dotazione tecnologica dell’ospedale di Fabriano. I nostri medici e infermieri, insieme a tutti gli operatori sanitari, sono stati abbracciati e protetti grazie alla vostra generosità – dice Marco Ottaviani -. Abbiamo deciso di modificare la nostra immagine della campagna di solidarietà proprio in questo senso. Siamo arrivati anche noi alla Fase 2: da una parte proseguire nelle donazioni di apparecchiature tecnologiche sempre mirate e concordate con gli operatori sanitari. E dall’altra, continuare a tenere nelle nostre mani, il nostro ospedale, accompagnandolo in ogni sua fase, contribuendo a realizzare un progetto ambizioso che, però, di fatto, si è già concretizzato. Nel corso di questa emergenza l’Engles Profili è stato fra i pochi ospedali regionali No-Covid. Questo ha fatto sì che molti interventi chirurgici, previsti in altre strutture ospedaliere della Regione Marche, fossero spostati ed eseguiti nel nosocomio fabrianese. Circa 200 interventi effettuati in questi mesi di emergenza con alta professionalità e perizia da parte dell’equipe mediche. Tutto ciò ha quindi dimostrato come l’ospedale di Fabriano possa divenire l’hub di riferimento dell’Area Vasta 2 per la chirurgia a 360°. E su questo progetto che vi chiediamo, istituzioni comprese, di continuare a stare al nostro fianco, tutti insieme, #viciniconilcuore e #hubchirurgicoAV2 #ospedaleinmanisicure #covid19nonciferma», conclude il presidente della Fondazione Carifac.

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