Fabriano

Fabriano, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana suona a teatro con il pubblico

Si riparte da dove si era arrestata la stagione sinfonica precedente a causa dell’inizio della pandemia, a marzo 2020. Prevista l’esibizione di Stefan Milenkovich

La Form e Milenkovich

FABRIANO – L’Orchestra Filarmonica Marchigiana suona finalmente a teatro con il pubblico in presenza, domani 29 ottobre alle 21 al teatro Gentile a Fabriano. Si riparte esattamente da dove si era arrestata la stagione sinfonica precedente a causa dell’inizio della pandemia, a marzo 2020. Prevista l’esibizione di Stefan Milenkovich con lo straordinario programma dedicato a Ludwig van Beethoven. Acclamatissimo dal pubblico internazionale e “adottato” da quello marchigiano, torna ad esibirsi nelle Marche il grande violinista di Belgrado.

Appuntamento al Teatro Gentile di Fabriano con l’esecuzione del concerto per violino e orchestra in re magg., op.61 di Beethoven, «un capolavoro che rappresenta l’archetipo dei grandi concerti romantici per violino, il modello al quale avrebbero fatto riferimento in seguito Mendelssohn, Schumann, Brahms e Čajkovskij. Nessuno prima di Beethoven, neanche Mozart, aveva investito il violino di un ruolo così importante. Il Concerto per violino e orchestra in re magg. è una composizione del tutto originale, dove il linguaggio ereditato dalla tradizione classica è trasfigurato da tensioni espressive e accenti nuovi ed ogni idea scaturisce direttamente dalle caratteristiche peculiari dello strumento solista, per poi svilupparsi attraverso il medium orchestrale nella dimensione e nello spirito della sinfonia – anticipano gli organizzatori -. Il capolavoro del genio tedesco viene introdotto dalla Simple Symphony, op. 4 per orchestra d’archi di Benjamin Britten, con il Primo violino concertatore Alessandro Cervo. Quest’opera giovanile contribuì in modo determinante all’affermazione del talento inglese. Il musicista, appena ventenne, impiegò in questa sinfonia gli elementi lessicali più svariati – dal formulario della suite di danza barocca, agli schemi formali del sonatismo classico, dalle danze tradizionali del folklore britannico ai malinconici languori del tardo romanticismo fino alle ardite combinazioni ritmiche novecentesche – fondendoli perfettamente tra loro e restituendoli in modo “simple”, con un accattivante senso di freschezza, di naturalezza e di giovanile entusiasmo, quasi fossero stati da lui scoperti per la prima volta».

L’appuntamento apre la stagione dei Concerti d’autunno della FORM, “colonna sonora delle Marche”: serate musicali per riabbracciare il pubblico, anticipando la stagione sinfonica invernale che partirà con il tradizionale Concerto per il Nuovo Anno 2022.

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