Fabriano

No alla violenza contro le donne: una panchina rossa a Cerreto d’Esi

L’evento di inaugurazione sarà l’occasione per richiamare l’attenzione su una vera e propria emergenza sociale che la pandemia da Coronavirus ha acuito

L'iniziativa a Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Domani, 25 novembre alle 10, il Comune di Cerreto D’Esi celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne inaugurando la panchina rossa in piazza Marconi. L’evento di inaugurazione sarà l’occasione per richiamare l’attenzione su una vera e propria emergenza sociale che la pandemia da Coronavirus ha acuito. Tra agli interventi previsti c’è quello del legale Bianca Verrillo, impegnata nella lotta alla violenza contro le donne, e dell’Associazione Artemisia che svolge un servizio fondamentale sul territorio come sportello antiviolenza.

Sono stati invitati a partecipare anche gli alunni delle classi terza media per sensibilizzare le studentesse e gli studenti sulla necessità di contrastare, con ogni mezzo culturale, il doloroso fenomeno della violenza di genere.

«L’amministrazione è fortemente convinta che l’educazione al rispetto, alle pari opportunità così come il dialogo con i giovani rappresentino una forte azione di prevenzione di future violenze e discriminazioni di genere», evidenzia il vicesindaco, Michela Bellomaria. «La panchina sarà corredata da una targa che ricorda e sancisce l’impegno dell’attuale Amministrazione al rispetto verso le donne, alla difesa dei loro diritti e alla lotta al femminicidio. L’Amministrazione condanna fermamente ogni forma di violenza fisica, sessuale e psicologica contro le donne, e ribadisce con questa iniziativa il proprio impegno nel promuovere nel proprio territorio, in collaborazione con tutte le associazioni, iniziative e politiche attive al fine di contrastare il fenomeno della violenza di genere», ha concluso.

La giornata è stata istituita nel dicembre 1999, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare, ogni anno in questo giorno, attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. La data è stata scelta in ricordo delle tre sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste per i diritti delle donne, uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo in Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960.  La data segna inoltre l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani il 10 dicembre di ogni anno, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.

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