Fabriano

No al risarcimento nella causa civile fra gli eredi di Vittorio Merloni contro il Comune di Fabriano

Questo quanto deciso nel giudizio innanzi al tribunale di Ancona che ha respinto la richiesta di 1.040.236,39 euro che gli eredi Merloni avevano fatto all'Ente, in solido con la Multiservizi Spa (oggi Vivaservizi Spa), per gli eventi franosi del 2013

Una veduta di Fabriano

FABRIANO – Nessun risarcimento per gli eredi di Vittorio Merloni in merito alla frana che, dieci anni fa, si verificò a Bellaluce di Fabriano. Questo quanto deciso nel giudizio innanzi al tribunale di Ancona che ha respinto la richiesta di risarcimento di 1.040.236,39 euro che gli eredi Merloni avevano richiesto al Comune di Fabriano, in solido con la Multiservizi Spa (oggi Vivaservizi Spa). Nessuna responsabilità è stata attribuita al Comune di Fabriano, difeso dall’avvocato Daniela Ghergo, all’epoca della causa non ancora eletta sindaco, e dall’avvocato Roberto M. Danesi De Luca del Foro di Pescara.

I fatti

Nel 2017 il Comune di Fabriano era stato citato in giudizio da parte degli eredi di Vittorio Merloni, difesi dall’avvocato Maurizio Benvenuto, che ritenevano l’Ente responsabile, insieme a Multiservizi Spa, per il movimento franoso che si era verificato il 12 novembre 2013 alle 3 del mattino nella proprietà dell’industriale, in corrispondenza con l’acquedotto comunale. La frana era tracimata nel laghetto artificiale sottostante, in località Bellaluce e, determinando un “effetto Vajont”, la piena d’acqua si era poi riversata a valle, interessando la linea ferroviaria Fabriano-Ancona, il cui traffico era stato sospeso, il sottopasso della strada Pedemontana delle Marche e alcune abitazioni in Via Grandi. A seguito dell’evento, il Sindaco con ordinanza 61 e RFI avevano invitato l’allora proprietario, Vittorio Merloni, a provvedere alla messa in sicurezza dell’invaso artificiale. Quest’ultimo si era dichiarato non responsabile dell’accaduto e imputando quanto accaduto a una perdita dell’acquedotto, di proprietà comunale, e alla sua cattiva manutenzione da parte di Multiservizi, società alla quale il Comune ne aveva appaltato la custodia. Il procedimento civile, iniziato nel 2017 e arrivato a sentenza il 26 gennaio scorso, ha portato alla sentenza del Giudice Marinangeli con la quale si è stabilito che la responsabilità della frana non può essere riconducibile al Comune e al gestore del servizio idrico. Fattori determinanti sono stati l’invaso artificiale, realizzato ‘su una zona in frana’ e le eccezionali ed imprevedibili piogge del novembre 2013. Il giudice ha condannato gli eredi di Vittorio Merloni al pagamento delle spese processuali sostenute da Comune Fabriano e Multiservizi liquidate per ciascuna parte in 21.424 euro oltre rimborso spese generali.

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