Fabriano

Neuropsichiatria infantile: interrogazione di Simona Lupini all’assessore Saltamartini

La consigliera preannuncia anche la sua partecipazione al sit-in degli infermieri dell'Area Vasta 5 in sciopero, ad Ancona, il prossimo 28 gennaio, che chiedono il pagamento di somme dovute e non avute

Simona Lupini

FABRIANO – Neuropsichiatria infantile: interrogazione della consigliera regionale del gruppo M5S Marche, Simona Lupini, rivolta all’assessore Saltamartini. «Dall’inizio della pandemia, i disturbi psichiatrici in bambini e adolescenti sono esplosi, dai disturbi alimentari alla ideazione suicidaria. Inoltre, i neuropsichiatri sono anche chiamati a rilasciare certificazioni per chiedere il sostegno scolastico», l’incipit della Lupini.

Nella replica, l’assessore Saltamartini ha sottolineato come negli ultimi mesi, ai sensi della DGR emanata lo scorso ottobre, siano stati stanziati 205.000 euro per l’acquisizione di prestazioni professionali nel settore neuropsichiatria, oltre a 510.000 euro per l’acquisizione di prestazioni professionali nel settore psicologia: molti degli incarichi sono però conferiti a tempo determinato, con contratti tra i 6 mesi e 1 anno.

La consigliera Lupini ha accolto con soddisfazione l’impegno dell’assessore a investire nuove risorse sul settore, sottolineando però le criticità. «Un contratto di 6 mesi non garantisce una vera presa in carico al paziente. In Area Vasta 3, praticamente tutte le assunzioni sono a tempo determinato: date le tante criticità emerse in quest’AV, è necessario investire su contratti stabili. In Area Vasta 2, di 13 candidati che hanno passato il concorso, solo 3 hanno accettato il contratto a tempo indeterminato. Jesi e Fabriano, in particolare, hanno bisogno di interventi urgenti: sappiamo che l’entroterra non è attrattivo per i professionisti, ma una soluzione va trovata. Alle famiglie, non possiamo chiedere di girare tutta la Regione per una certificazione DSA», ha concluso.

In merito alla vertenza sollevata dagli infermieri dell’Area Vasta 5, che richiedono il versamento del trattamento accessorio, «parliamo di somme dovute agli infermieri per l’indennità notturna, reperibilità, festivi, straordinari, indennità di presenza. Riguardo la mensilità di gennaio, si parla di un taglio del salario accessorio del 50%, con una decurtazione media di 200/250 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. Per la mensilità di febbraio invece, essendo il fondo del disagio 2021 completamente esaurito, la decurtazione sarebbe del 100%, ovvero 400/500 euro in meno rispetto ai mesi precedenti. Ecco, questo è inaccettabile: il lavoro si paga, tanto più se è lavoro qualificato, faticoso, in condizioni molto dure. Dopo 23 mesi di pandemia in cui hanno combattuto in prima linea, come si può pensare di trattare gli infermieri in questo modo?».

Ecco quindi una nuova interrogazione rivolta all’assessore Saltamartini, per garantire agli operatori dell’Area Vasta 5 il salario che spetta loro, mentre la consigliera preannuncia anche la sua partecipazione al sit-in degli infermieri in sciopero, ad Ancona, il prossimo 28 gennaio.

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