Fabriano

Il neo Sottotenente Federico Pellegrini lascia la stazione carabinieri di Cerreto D’Esi

Particolarmente apprezzato dalla popolazione cerretese e dalle autorità locali per la spiccata professionalità e la naturale vicinanza dimostrate nei confronti di chiunque gli abbia chiesto ausilio

CERRETO D’ESI – Con la nomina ad Ufficiale, lascia il Comando della stazione di Cerreto D’Esi il neo Sottotenente Federico Pellegrini. Particolarmente apprezzato dalla popolazione cerretese e dalle autorità locali per la spiccata professionalità e la naturale vicinanza dimostrate nei confronti di chiunque gli abbia chiesto ausilio, anche per un semplice consiglio.

Federico Pellegrini

Arruolatosi nel 1989, ha maturato importanti esperienze di servizio presso le Stazioni Carabinieri di Monte San Savino e San Giovanni Valdarno, Matelica per poi, dal 2003, diventare Comandante della Stazione di Cerreto D’Esi. In questo ruolo ha ottenuto importanti risultati, garantendo nel tempo alla giustizia numerose persone responsabili di reati. Tra le tante operazioni di servizio, merita di essere menzionata quella del marzo 2007, con la quale è stato arrestato un italiano, da tempo residente in Francia, che era tornato a Cerreto D’Esi armato di un fucile e munizioni con l’intento di sparare alla moglie dalla quale si stava separando.

Ancona, nel marzo 2011, un’operazione che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un cittadino egiziano tramite l’applicazione, per la prima volta nella provincia di Ancona dalla sua entrata in vigore, del reato di “atti persecutori”. Forte spinta ha dato poi all’attività di controllo del territorio e a quella informativa tanto da permettere, nel marzo 2013, di dare un importante contributo all’identificazione di un cittadino tunisino, già residente a Cerreto D’Esi, che faceva parte attiva di un’organizzazione terroristica internazionale di matrice islamica e poi risultato tra gli ideatori e organizzatori dell’attentato al teatro “Bataclan” di Parigi.

Infine, grande rilevanza mediatica ha avuto, anche l’attività posta in essere nell’aprile 2018 che ha permesso di individuare e deferire all’Autorità Giudiziaria un cittadino marocchino, in possesso di materiale riconducibile ad organizzazioni terroristiche internazionali di matrice islamica, con conseguente allontanamento dello stesso dal territorio nazionale con decreto emesso dal Ministero dell’Interno per motivi di sicurezza nazionale.

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