Fabriano

A Fabriano la musica arriva in Oncologia

È stato inaugurato di recente nel reparto dell'Engles Profili diretto dalla dottoressa Rosa Rita Silva un impianto di diffusione sonora multizona e multisorgente. La strumentazione è stata totalmente finanziata dalle donazioni

La dottoressa Rosa Rita Silva

FABRIANO – È stato inaugurato nell’Unità operativa complessa di Oncologia Medica dell’ospedale Engles Profili di Fabriano – Area Vasta 2, diretta dalla dottoressa Rosa Rita Silva, un impianto di diffusione sonora multizona e multisorgente. Dunque, musica in oncologia per favorire un momento di relax a chi sta affrontando una dura battaglia per la vita, siano essi pazienti che parenti e familiari.

Questo impianto permette la diffusione da diverse sorgenti musicali (radio, cd, file audio) nella sala d’attesa, nei corridoi e nelle camere di degenza ed è strutturato in modo da far sì che ogni stanza di degenza possa avere la sua programmazione personalizzata.

L’impianto è stato totalmente finanziato dalle donazioni dedicate all’Oncologia Medica e utilizzate per rendere il soggiorno dei pazienti e dei familiari nella struttura meno gravoso possibile: in questo la musica può aiutare. «L’Oncologia fabrianese ringrazia il signor Enrico Ciaruffoli e la ditta K-Spin che hanno consentito questa realizzazione», sottolineano dall’Unità operativa complessa del presidio ospedaliero di Fabriano.

L’impianto

Non è la prima volta che si pensa a strumenti da affiancare alle cure mediche per chi, suo malgrado, sta affrontando questa terribile malattia.

Nel febbraio del 2017 è stata inaugurata una nuova sala di aspetto in un ambiente che ricorda il meno possibile di essere in un ospedale, e che dà quasi l’idea di essere in un salotto. L’area è stata intitolata ad Alessandro Stopponi, il quale aveva espressamente previsto un lascito nel testamento per questo scopo. Ancora, nel corso di questi ultimi mesi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana ha donato l’apparecchiatura Paxman Cooler System per la riduzione del rischio di caduta dei capelli in pazienti in trattamento chemioterapico. Infine, è stato organizzato un pranzo grazie alla chef Serena D’Alesio nell’ambito di un ampio progetto dedicato alla presa in cura del paziente anche sotto il profilo dell’alimentazione.

Ti potrebbero interessare