Fabriano

Mostra di Gigantografie allestita nel chiostro della Cattedrale di Fabriano

Da un lato trovano posto incantevoli foto delle abbazie disseminate nel territorio che raccontano l’epoca di San Romualdo, Dall’altro, invece, sono state collocate immagini dei principali monasteri dei diversi ordini religiosi

Alberto Orfei

FABRIANO – Il fascino e la suggestione del Chiostro di San Venanzo, amplifica ulteriormente l’essenza della Mostra di Gigantografie dedicate alle dodici abbazie e ai “Luoghi del Silenzio” allestita nel chiostro della Cattedrale di Fabriano. In questo avvincente luogo del centro storico si potrà visitare e ammirare sino a settembre, un percorso di storia, cultura e religione organizzato dall’Ast Club di Fabriano, presieduto da Alberto Orfei, che da anni si occupa di turismo nel territorio.

La mostra si in divide in due sezioni, una come detto, nel cuore della città e l’altro nell’antico Castello di Salmeregia, situato a poca distanza da Fabriano e oramai famoso per le iniziative dell’Ast Club, tra le quali la Rassegna di metà agosto “Momento Arte tra Marche ed Umbria”. In questa località sono state esposte le opere di apprezzati pittori e scultori Umbro-Marchigiani, selezionati dalla Associazione per lo Sviluppo Turistico.

A Fabriano, da un lato trovano posto incantevoli foto che pongono in risalto la forza e la potenza attrattiva delle abbazie disseminate nel territorio che raccontano l’epoca di San Romualdo, grande Santo riformatore della regola benedettina, il cui corpo giace nella cripta della chiesa di San Biagio e Romualdo. Dall’altro, invece, sono state collocate immagini dei principali monasteri dei diversi ordini religiosi, che hanno ospitato e dato vita a grandi santi come San Francesco, San Romualdo, San Silvestro, con il conseguente forte e inalienabile contributo alla cultura religiosa.

«Sono felice e orgoglioso – dice Orfei – che in questo ultimo periodo in cui fioriscono tanti momenti di rinascita e iniziative che tendono a valorizzare la nostra martoriata realtà, anche la nostra Associazione contribuisce, attraverso questa mostra, ad allargare la visuale della nostra profonda cultura che nei secoli ha prodotto profondi segni sia nella spiritualità religiosa sia nell’ingegno. Tra i capisaldi del nostro Statuto c’è la promozione di iniziative turistico-culturali tra le quali, sin dagli esordi abbiamo scelto come formula, poi risultata vincente, Momento Arte tra Marche ed Umbria. Puntiamo alla confluenza tra la dimensione umana con quella estetica, una simbiosi tra arte e natura, accrescere l’esigenza umana di spiritualità attraverso la cultura figurativa, peculiarità che spingono l’uomo a elevarsi e impegnarsi nei valori che rendono la società migliore».

Ti potrebbero interessare