Fabriano

Mondo dell’imprenditoria e della politica in lutto per la morte di Antonio Mencarelli

A 69 anni è venuto a mancare l'ex capo del personale nell'impresa di abbigliamento intimo Italbust. Mencarelli si è anche distinto a Fabriano per il suo attivismo politico nelle fila dell'Idv e del Polo 3.0

Antonio Mencarelli

FABRIANO – Mondo della politica e dell’imprenditoria di Fabriano a lutto per la scomparsa di Antonio Mencarelli. Un passato da capo del personale in una impresa di abbigliamento. E di politico, nelle fila dell’Italia dei Valori prima, e della lista civica Polo 3.0 poi.

A 69 anni è venuto a mancare Antonio Mencarelli già capo del personale nell’impresa di abbigliamento intimo Italbust. Ma non solo imprenditoria, Mencarelli si è anche distinto a Fabriano per il suo attivismo politico. Infatti, è stato fra gli esponenti di spicco dell’Italia dei Valori che ha avuto come leader nazionale, l’ex magistrato Antonio Di Pietro. E poi, si è candidato al consiglio comunale di Fabriano nella lista civica Polo 3.0. L’uomo è deceduto all’ospedale di Sassoferrato dove era ricoverato per cercare di recuperare da un delicato intervento chirurgico di natura cardiaca subito circa due mesi fa a causa di un improvviso malore. Ma le sue condizioni si sono ulteriormente e repentinamente aggravate, non lasciandogli, purtroppo, scampo.

Non appena diffusa la notizia, in tanti si sono recati alla camera ardente per rendergli omaggio e stringersi attorno al dolore dei familiari e dei parenti. Il funerale è stato officiato all’interno della Cattedrale di Fabriano, San Venanzio. E subito dopo la tumulazione è avvenuta all’interno del cimitero maggiore di Fabriano, a Santa Maria.

Sono state molte le persone che non hanno voluto mancare in questo triste momento. Hanno voluto portare il proprio omaggio ai familiari del 69enne, testimoniando sentimenti di vicinanza per un manager che ha ricoperto in passato il ruolo di capo del personale presso la locale azienda tessile, Italbust, che nella seconda metà del secolo scorso era arrivata a contare centinaia di dipendenti. Un impegno professionale abbinato alla passione per la politica che lo ha portato anche a essere nominato esponente del direttivo della Casa di riposo Vittorio Emanuele II. «Era una persona buona e dolce», la costante frase ripetuta nei ricordi degli amici di sempre.

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